Jeremy Renner presenta Hawkeye, la nuova serie Marvel

Jeremy Renner presenta Hawkeye, la nuova serie Marvel

di Alessandra De Tommasi

Sia messo agli atti: non ho mai scoccato una freccia vera”: Jeremy Renner mette subito le cose in chiaro. E, visto il recente incidente mortale che ha coinvolto Alec Baldwin sul set del western Rust, impossibile dargli torto.

In collegamento Zoom da Los Angeles, il 50enne californiano ci tiene infatti a specificare che nell’universo Marvel interpreta un arciere ma è tutto finto. Al suo personaggio Occhio di falco è dedicata l’omonima serie Hawkeye, in arrivo su Disney+ dal 24 novembre. Il progetto segue la fortunatissima scia di avventure a puntate come Wandavision, Loki e The Falcon and the Winter Soldier.

La storia

In quest’universo a puntate Clint Barton (Hawkeye) incontra una ragazza che lo venera e fa di tutto per emularlo, Kate Bishop (Hailee Steinfeld). La incontra a New York dove si trova per le vacanze di Natale assieme ai tre figli e da lì niente sarà più lo stesso. Per inciso, questo introverso vendicatore viene trascinato dalla prole nella Grande Mela per assistere a Broadway al musical dedicato agli Avengers e la scena diventa subito uno dei momenti cult che i fan ameranno alla follia.

La parola al cast

Assieme ai due attori a parlare alla stampa internazionale del progetto durante la conferenza ci pensano il regista Rhys Thomas, Vera Farmiga (che interpreta Eleanor, la madre di Kate) e Kevin Feige, produttore esecutivo e deus ex machina Marvel.

Quali sono le premesse di questa serie?
Jeremy Renner:
Clint è in un momento delicato della sua vita, vive un processo di guarigione per superare la perdita di alcuni dei suoi compagni e quindi si concede questo weekend con i ragazzi, ma la parentesi familiare ha vita breve. Non dico che abbia il senso di colpa del sopravvissuto ma si capisce che il suo essere chiuso e un po’ scorbutico diventa un modo per superare il dolore. Ecco perché la leggerezza di Kate bilancia la sua indole e diventa quasi catartica.

Com’è stato accogliere Hailee nella famiglia Marvel?
Jeremy Renner:
Hailee è una professionista preparata e io ci tenevo a farle sapere che le copro le spalle, che non è da sola in questo viaggio e che le avrei dato le risposte di cui aveva bisogno. Certo, fa impressione vedere tanti volti arrivare ma anche molti altri uscire di scena.

Cosa le piace del rapporto tra Clint e Kate?

Jeremy Renner: Clint e Kate non potrebbero essere più diversi e tra loro le cose sono complicate, c’è un rapporto di mentore-allievo ma anche una dinamica buffa da compagni di squadra.

Kate non sembra affatto intimidita. E lei?

Hailee Steinfeld: Grazie a lei ho imparato ad avere più fiducia in me stessa. E poi non potevo deludere i fan, che aspettano da tempo l’arrivo del personaggio.

Pensa che ad Halloween indossavano già il suo costume, pur non avendola mai vista in scena nella serie.

Cosa ameranno di Kate e Clint insieme?

Hailee Steinfeld: La venerazione che lei prova per lui, che poi diventa la base per un’amicizia solida. Kate ne vuole seguire l’esempio a tutti i costi e ci tiene a diventare come Clint. Mi è già capitato di far parte dell’universo Marvel, come doppiatrice di Gwen Stacey in uno dei cartoni di Spider-Man, un’esperienza epica, ma qui siamo ad un altro livello e sono orgogliosa che, in un modo o nell’altro, io riesca a veicolare personaggi femminili determinati e caparbi. Kate dimostra che con tenacia e perseveranza si può raggiungere qualsiasi obiettivo.

Perché proprio Hawkeye come protagonista di una serie tutta sua?

Kevin Feige: Perché appena lo conosci vuoi saperne di più di lui e lo vedi che è un eroe involontario, uno che però al momento giusto si butta a motivare gli altri nella lotta del Bene, come fa con Wanda. È uno di quei personaggi che ruba la scena e nel musical degli Avengers per la prima volta si vede come il mondo lo vede, il che per uno introverso come lui è davvero divertente.

Cosa la colpisce di questi due attori?

Kevin Feige: Jeremy Renner ha dimostrato una fiducia assoluta verso l’universo Marvel prima ancora che fosse definito, ha detto sì subito, a prescindere. Hailee Steinfeld non ha dovuto neppure fare il provino perché per il personaggio abbiamo avuto in mente solo e sempre lei e il fatto che si sia resa disponibile per noi è stata una benedizione.

Perché l’ambientazione natalizia?

Kevin Feige: Perché amo le feste, ovviamente. E poi non è la prima volta, anche Iron Man 3 è ambientato a Natale, no?

Qual è il punto di forza della serie?

Rhys Thomas: Hawkeye stesso: il pubblico vuole spendere più tempo con lui e conoscerlo meglio e in questa storia si mescolano tanti elementi che è un piacere scoprirli piano piano. Al tempo stesso la storia prende vita dal passato di Kate, per far vedere allo spettatore da dove nasce la sua abilità di guerriera.

Jeremy Renner: A pensarci bene il vero potere di Clint è proprio la sua sfera familiare, che lo rende accessibile al pubblico. È un papà e, come ogni genitore, fa il lavoro più difficile del mondo e questo sì che è eroico.

Vera Farmiga: Se ci pensi bene è il nostro rapporto con i genitori a dirci chi siamo e cosa vogliamo essere o non essere nella vita. Nella serie si vede benissimo, ma questo è solo l’inizio…


Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Novembre 2021, 22:31
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