Jasmine Trinca 'Croce e delizia': «Finalmente faccio ridere»

Jasmine Trinca 'Croce e delizia': «Finalmente faccio ridere»

di Michela Greco
ROMA - Tony (Fabrizio Bentivoglio) è un mercante d'arte molto ricco e molto progressista, con tante ex e una vita turbolenta alle spalle. Carlo (Alessandro Gassmann) è un pescivendolo di Nettuno, uomo semplice e generoso a capo di una famiglia tradizionale e un po' rude. Due mondi opposti che però, in Croce e delizia di Simone Godano (al cinema da oggi), si fondono in matrimonio, il loro. La più sconvolta è Penelope, figlia di Tony, interpretata da Jasmine Trinca.
È il suo primo ruolo comico, perché non è successo prima?
«Sentivo intorno, anche se non dalle persone più vicine, uno sguardo poco fiducioso sulla possibilità di trasformarmi in una creatura buffa, ma aspettavo l'occasione per farlo».
È stata un'esperienza diversa, liberatoria?
«Molto! Per fare la commedia ci vogliono i tempi e un certo uso del corpo, diverso rispetto ai film drammatici, dove spesso basta un primo piano».
La famiglia può essere spesso un posto pericoloso
«Sì, ma è una cristallizzazione biunivoca, non solo dai genitori sui figli. Lo si vede bene nel mio personaggio: una figlia che rompe all'infinito le scatole al padre perché vuole continuare a vederlo come lo ha sempre visto, al di là del matrimonio gay. La famiglia dovrebbe essere il posto dove ci si libera, in cui ci si prepara a spiccare il volo, a volte invece è una trappola».
Con sua figlia che errori cerca di evitare?
«La protezione non ha solo un valore positivo perché può impedire ai figli di trovare la propria individualità. I figli bisogna lasciarli andare per farli diventare ciò che vogliono essere».
Croce e delizia parla anche di omofobia. È un problema che non abbiamo superato?
«Nel nostro Paese per niente, anzi in generale si hanno difficoltà con la diversità. Io rifiuto il concetto di normalità, è riduttivo e noioso, invece questo Paese vuole normare la famiglia arrivando fino a eliminare l'esistente, a rifiutare la realtà».
Non ha mai avuto paura di esporsi, lo ha fatto anche qualche giorno fa in tv
«Non devo per forza far sapere la mia, ma penso sia importante partecipare alla vita politica, culturale e sociale del Paese. In tv ho detto cose molto semplici, che la mia testa dà per scontate, ma sono felice che siano risuonate nel cuore di tante persone».
Prossimamente dove la vedremo?
«Ho appena finito di girare il film d'esordio di Chiara Malta e sto per iniziare il nuovo di Giorgia Farina: dopo Valeria Golino non mi era più capitato di lavorare con una regista donna e sono contenta di farlo ora. Sono due commedie, entrambe girate in inglese. I'm not an American Actress della Malta è un esercizio di metacinema in cui interpreto una regista, come ai tempi de Il caimano».

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Febbraio 2019, 09:14
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