Il primo Natale, il film di Ficarra e Picone in 5 punti

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di Paolo Travisi
Il primo Natale di Ficarra e Picone, al cinema da giovedì 12 dicembre in cinque punti. 

VIAGGIO NEL TEMPO
La nascita di Gesù e un furto maldestro
Ecco la storia de “Il primo Natale”. Un sacerdote molto pignolo, Valentino Picone, è ossessionato dal presepe vivente e un ladro ateo, Salvo Ficarra, ruba opere d’arte religiose e ha come obiettivo un bambinello prezioso, custodito nella chiesa del primo. Il furto scatena una tempesta e apre un varco spazio-temporale, così i due si ritroveranno a Betlemme proprio quando sta per nascere Gesù.

GENESI DI UNA FESTA
Un "compleanno” molto particolare
«È un’idea semplice e straordinaria allo stesso tempo, perché spesso ci si dimentica che il Natale è la festa di compleanno di Gesù», ha raccontato Picone a proposito della genesi del film. «Lui credeva che fosse la festa di Babbo Natale», ha scherzato Ficarra, «ma gli ho spiegato che è solo un dipendente di Gesù con contratto a progetto, assunto per portare i regali».

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SFORZO PRODUTTIVO
Girato in esterni in Marocco e costato undici milioni
“Il primo Natale” è il sesto film della coppia, il quarto da registi, ma il più ambizioso dal punto di vista produttivo. Costato 11 milioni di euro, è stato girato in gran parte in esterni in Marocco. La Tramp Limited di Attilio De Razza, in collaborazione con Medusa Film, ha permesso al film di diventare un “kolossalcomico”, con la riproduzione della Palestina dell’anno Zero. La fotografia è di Daniele Ciprì, la scenografia di Francesco Frigeri e i costumi di Cristina Francioni. Un impegno reso possibile dagli incassi importanti dei film precedenti. Nel 2017 “L’ora legale” fu il film italiano più visto. 

INSEGUIMENTI E AZIONE
Come in un kolossal uscito da Hollywood
Tante commedie hanno usato il viaggio nel tempo come pretesto comico. «Lo fecero Totò, ma anche Benigni e Troisi in “Non ci resta che piangere”, Boldi e De Sica... Anche per noi è stato molto divertente», hanno raccontato i due attori-registi. Tra inseguimenti nel deserto, schiavi nell’arena con la tigre e antichi romani, sembra di essere in un kolossal di Hollywood. 

COMICITÀ ED EMOZIONI
Non solo gag: si riflette su temi universali
In ognuno dei loro film, Ficarra e Picone hanno affrontato temi di attualità con l’arma dell’ironia. “Il primo Natale” si apre con le immagini televisive degli “ultimi” in diverse parti del mondo e si chiude con un lieto fine molto commovente. Non solo risate, insomma, grazie anche al contributo alla sceneggiatura di Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini. Una riflessione scherzosa su temi universali: religione, famiglia, attualità e politica.


 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Dicembre 2019, 08:24
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