L’ultimo atto della Mostra del cinema di Venezia si svolge sotto la guida pacata e potentissima di Silvio Orlando, che al festival presenta il film di chiusura, Il bambino nascosto, in sala dal 4 novembre.
La storia nasce dal romanzo di Roberto Andò, pubblicato qualche mese fa e ora adattato dallo scrittore che ne cura anche la regia (La nave di Teseo).
È l’incontro di due solitudini, come racconta lo stesso regista alla stampa spiegando come però il libro e il film siano diversi e non solo declinazioni affini dello stesso racconto.
In questa nuova performance l’attore napoletano mette in scena la sua città o meglio un quartiere difficile dove Gabriele, il suo personaggio, insegna pianoforte. La vita cambia con l’arrivo in casa del figlio dell’inquilino dell’ultimo piano, un camorrista.
Ovviamente il progetto è molto vicino al cuore di Andò che ne parla con grande affetto, soprattutto quando parla della breccia che Ciro riesce a fare nell’intimità del maestro.
Silvio Orlando, dal canto suo, è sempre preoccupato quando lavora con i bambini ma stavolta, dice, tutto è filato liscio.
Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Settembre 2021, 18:28
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