Il mitico gol di Turone diventa un film. L'autore: «Quasi uno stile di vita»

Il mitico gol di Turone diventa un film. L'autore: «Quasi uno stile di vita»

di Claudio Fabretti

Turone segna al Comunale di Torino. La Juve è in ginocchio (e anche in 10). La Roma è a un passo da uno storico sorpasso-scudetto. Ma a gelare i tifosi giallorossi è una bandierina dritta al vento di quella domenica piovosa del 10 maggio 1981. Quella con cui il guardalinee Giuliano Sancini segnala un fuorigioco (probabilmente inesistente) all’arbitro Paolo Bergamo, che annulla il gol. Oggi, sarebbe bastato tracciare le linee al Var per ripristinare la verità. Due minuti per impedire un torto lungo 41 anni. Invece, quella ferita continua a sanguinare per tutti i sostenitori della Roma.


Insomma, uno dei “cold case” più celebri del calcio italiano, che ora torna alla luce con il documentario “Er gol de Turone era bono”, in programma alla 17esima edizione della Festa del Cinema di Roma. «All’epoca non ero nato, ma da tifoso della Roma ho sentito il dovere di confrontarmi con un caso che resta il nostro peccato originale», commenta Rossi Espagnet, regista del film assieme a Francesco Miccichè.

Tra gli autori, invece, c’è il giornalista juventino Stefano Discreti: «Il gol di Turone è quasi uno stile di vita - dice - Abbiamo voluto ricostruire la storia in modo imparziale, sentendo tutti i protagonisti. Turone ci ha rivelato che non aveva mai voluto rivedere quelle immagini, voleva dimenticare quella storia».

 

Tante le voci del film, dai protagonisti - Turone, Bergamo, Sancini, Prandelli, Marocchino, Pruzzo, Conti - a tifosi doc come l’attore Andrea Rivera. Tutti tentano di rispondere alla fatidica domanda: ma com’era il gol di Turone? Chi scrive c’era e può testimoniare: «Era bono». Ma nessun processo potrà mai restituire ai tifosi della Roma quello che hanno perso quel giorno.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Ottobre 2022, 09:24
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