Giampaolo Morelli in "Gli uomini d'oro": «Criminali per caso? Tutta colpa della crisi»
di Michela Greco
Basta una delusione come questa per darsi al crimine?
«Luigi aveva il sogno di liberarsi da un impegno quotidiano, volare in Costa Rica e aprire un chiringuito. Era un sogno medio in un’epoca di benessere, imparagonabile al presente. Negli anni 90 sembrava più facile fare soldi, per questo la delusione è stata ancora più forte».
Lei ha mai avuto quel sogno esotico?
«Chi non lo ha avuto? Non posso dimenticare i miei inizi a Roma, appena arrivato da Napoli: non mi conosceva nessuno, facevo fatica e in tanti momenti di stress ho pensato di andare all’estero, magari in Thailandia».
Ultimamente ci sono diversi film che raccontano di persone che, pur non provenendo da ambienti criminali, cercano la svolta con un colpo. Secondo lei, perché?
«Oggi c’è una forte crisi e lo stress quotidiano è maggiore. La mia generazione vive a ritmi velocissimi e stressanti ottenendo sempre meno. Dobbiamo fare dieci volte la fatica che facevano i nostri genitori per avere un quarto di ciò che avevano loro, infatti in media si va via di casa a 35 anni. Credo che il desiderio di tutti sia uscire dalla ruota del criceto in cui ci ritroviamo a correre. Anche per gli attori è tutto cambiato rispetto alla generazione precedente».
Sta per esordire con un film da regista e ha molti progetti...
«Sì, siamo in post-produzione del mio Sette ore per farti innamorare, non so ancora quando uscirà. Nel frattempo ho fatto come attore Maledetta primavera di Elisa Amoruso, un film di formazione in chiave di commedia autoriale, e sto girando Divorzio a Las Vegas, una commedia romantica in cui recito accanto ad Andrea Delogu».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Ottobre 2019, 08:26
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