Garner in "Tuo, SImon": «Sono una mamma dal cuore spezzato»

Garner in "Tuo, SImon": «Sono una mamma dal cuore spezzato»

di Alessandra De Tommasi
ROMA - Un nuovo fenomeno teen annunciato. Al punto che negli Usa attori come Kristen Bell e Neil Patrick Harris hanno affittato cinema interi per farlo vedere ai ragazzi. Tuo, Simon, tratto dal romanzo di Becky Albertalli (Mondadori) è in arrivo in sala il 31 maggio. Con una particolarità: il protagonista, un liceale, è alle prese con il coming out: ama, infatti, un altro ragazzo. Simon è interpretato dal teen idol Nick Robinson (Noi siamo tutto), mentre la sua amica Leah ha il volto di un'altra star dei giovanissimi, Katherine Langford (Tredici, attualmente su Netflix con la stagione 2).
Papà Jack è interpretato da Josh Duhamel, mamma Emily, invece, è la star Jennifer Garner, ex di Ben Affleck. «Credo sia la prima commedia romantica che racconta l'amore tra due ragazzi, un film delicato e necessario - spiega l'ex spia di Alias - che riesce a raccontare gli adolescenti in questo percorso di scoperta della propria identità sessuale». E, come sempre accade negli anni critici del liceo, il bullismo resta sempre in agguato...
Ci racconta un po' la storia del film?
«Simon (mio figlio nel film) è gay e si porta dietro il peso di questo segreto sia in famiglia che con gli amici. Appena lo incontri t'innamori di lui, come succede nel libro, perché sa spezzarti il cuore e incantarti allo stesso tempo».
Come si fa a raccontare la verità ai genitori?
«Il momento del coming out alterna il desiderio di libertà e verità alla paura della reazione altrui alla notizia. E noi mettiamo in scena tutto questo, la pressione, il desiderio e le aspettative, sapendo e temendo l'esplosione che la notizia potrebbe generare nel pronunciarla ad alta voce. Siamo davanti a una storia d'amore e il fatto che avvenga tra due ragazzi è solo incidentale. Non la etichettate come una commedia gay, sarebbe riduttivo».
Che cosa le è piaciuto della mamma che interpreta?
«Emily è una donna piena di energia, di gioia di vivere, con le idee chiarissime. Non potevo chiedere di meglio, soprattutto per la presenza del regista, Greg Berlanti (Dawson's Creek)».
Che cosa apprezza in lui?
«Lo conosco da una vita ed è la ragione principale per cui mi sono lanciata sul progetto. Ha la voce giusta per raccontare la vicenda, anche perché per lui ha una valenza personale e vanta una pazienza infinita, soprattutto davanti alle mie numerosissime domande».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Maggio 2018, 08:29
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