È più giusto seguire le ragioni dell'arte o quelle del successo? Gabriele Salvatores ci pone questa domanda 36 anni dopo aver portato in scena a teatro Comedians di Trevor Griffiths con attori come Claudio Bisio, Paolo Rossi e Silvio Orlando, mentre ripropone quella stessa indagine sulla comicità, ma sotto forma di film (nei cinema da giovedì). Stavolta nel cast c'è Natalino Balasso, maestro – più di vita che di risate - di sei aspiranti comici (Ale e Franz, Marco Bonadei, Giulio Pranno, Walter Leonardi, Vincenzo Zampa) che seguono un corso nel tempo lasciato libero dalla fabbrica o dall'agenzia immobiliare. Stanno per mettersi finalmente alla prova in un club davanti a un talent scout (Christian De Sica), promotore di una visione commerciale che fa a botte con quella del loro mentore, che invece predica prima di tutto il rispetto ed esorta a "osare per cambiare la situazione".
"Nel 1985 eravamo giovani, anarchici, affamati di farci vedere e far ridere. Dopo tutti questi anni ho scoperto il dark side del testo di Griffiths, la sua parte più riflessiva e malinconica, quella di chi fa i conti con la vita sognando la visibilità", ha detto Salvatores, che con l'avvento del Covid ha messo in pausa un progetto di film in costume e puntato su una nuova versione di Comedians, che poteva girare facilmente tra quattro mura.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Giugno 2021, 07:50
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