Da "Jeeg Robot" alla Roma del 1943. Per Mainetti il cinema è sempre Capitale

Da "Jeeg Robot" alla Roma del 1943. Per Mainetti il cinema è sempre Capitale

di Michela Greco
Dai supereroi della periferia degradata a un tuffo nella Roma ferita nel cuore della Seconda Guerra Mondiale. Due anni fa Lo chiamavano Jeeg Robot irruppe nella scena cinematografica italiana con un successo straordinario e inaspettato, che premiava l'originalità di una storia che prendeva in prestito l'immaginario dei cinecomic americani per immergerlo, a fondo, nelle atmosfere della città eterna e nei sapori veraci della romanità. È naturale, quindi, che la curiosità intorno all'imminente opera seconda del suo regista Gabriele Mainetti sia grandissima. Sono iniziate le riprese di Freaks Out, di cui sarà di nuovo protagonista l'ex-Jeeg Robot Claudio Santamaria, stavolta affiancato da Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta e Franz Rogowski. E la notizia promettente è proprio il fatto che la capitale sarà di nuovo al centro della storia, ma con un salto all'indietro fino al 1943, nel pieno del conflitto mondiale, quando Matilde, Cencio, Fulvio e Mario, uniti come fratelli, si ritrovano spiazzati dalla scomparsa di Israel, loro padre putativo e proprietario del circo in cui lavorano.

Lui è partito nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti oltre oceano e loro si sentono sperduti, senza qualcuno che li assista. Si sentono solo fenomeni da baraccone, a piede libero in una città in guerra. «Si dice che il secondo film sia il più difficile da realizzare, soprattutto quando il primo ha generato un riscontro positivo. Non sarà facile soddisfare le aspettative ora che l'asticella si è alzata ulteriormente. Come nella precedente esperienza faremo del nostro meglio. Alla fine l'approccio produttivo sarà com'è stato con Jeeg... solo su una scala più grande», hanno dichiarato i rappresentanti di Goon Films, che producono Freaks Out con Lucky Red e Rai Cinema, in coproduzione con Gapfinders (Belgio). Il film nasce da un soggetto originale di Nicola Guaglianone e una sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso Guaglianone con Mainetti. Quest'ultimo ne firma anche le musiche con Michele Braga, con cui aveva già collaborato su Jeeg Robot. Le riprese si svolgeranno tra la capitale e la Calabria per 12 settimane.

«Abbiamo lavorato insieme a Mainetti, anche produttore, e a Rai Cinema per gettare le basi di un film ambizioso e originale», ha dichiarato Andrea Occhipinti di Lucky Red, mentre Paolo Del Brocco, Ad di Rai Cinema, ha aggiunto: «Con il pubblico che ha profondamente amato il suo film, aspettavamo con impazienza il ritorno al lavoro di Mainetti, crediamo molto nel suo talento e nell'originalità delle sue storie».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Aprile 2018, 16:20
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