Fratelli coltelli, i Muccino si affrontano in tribunale. Silvio dovrà rispondere di diffamaziione nei confronti di Gabriele

Silvio Muccino accusato di diffamazione al fratello Gabriele per ciò che disse in tv a “L’Arena” nel 2016

di ​Donatella Aragozzini
Che i rapporti tra Gabriele (a sin.) e Silvio Muccino (a des.) da diversi anni a questa parte si siano irrimediabilmente deteriorati è cosa nota, ma ora la lite tra di loro arriva davanti al giudice. Il regista de L’ultimo bacio e La ricerca della felicità ha portato in tribunale il fratello minore per diffamazione, per le dichiarazioni da lui fatte durante un’intervista dell’aprile 2016 nel corso della trasmissione L’Arena di Massimo Giletti.

In quell’occasione Silvio disse apertamente, davanti alle telecamere di Rai1, di aver «reso falsa testimonianza» quando i pm gli chiesero se fosse vero che Gabriele aveva perforato un timpano all’allora moglie Elena Majoni con uno schiaffo durante un litigio, spiegando che «scelsi la mia famiglia anziché la verità, non me lo sono mai perdonato».

Durante la lunga intervista dipinse inoltre come «una persona violenta» il fratello, che non era presente in studio, e raccontò i «ripetuti episodi di violenza domestica» di cui era stata vittima la Majoni: parole che per il giudice dell’udienza preliminare di Roma rientrano nel reato di diffamazione, come richiesto dal pm Antonio Calaresu, tant’è che l’attore e regista è stato rinviato a giudizio e il 14 gennaio 2020 dovrà presentarsi davanti al tribunale. L’apertura del processo è stata accolta con soddisfazione dal legale di Muccino senior, l’avvocato Carlo Longari, per il quale questa decisione «rappresenta un primo passo verso l’accertamento della verità a fronte di quanto era stato diffuso davanti a milioni di telespettatori nei confronti del mio assistito».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Maggio 2019, 09:03
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