Festival del Cinema, le pagelle di Leggo a film e attori in corsa a Venezia

Festival del Cinema, le pagelle di Leggo a film e attori in corsa a Venezia

di Alessandra De Tommasi

Archiviata (o quasi) la pandemia, la 79° Mostra del cinema di Venezia torna ai fasti di un tempo. Il tappeto rosso ospita non solo star hollywoodiano ma anche proposte di matrimonio. Non mancano gli scandali (tra cui lo Spit-Gate per cui è iniziata a circolare la voce per cui Harry Styles avesse sputato al collega Chris Pine durante la proiezione con il pubblico del loro film Don’t Worry Darling). Insomma, non ci si è annoiati minimamente. La stampa, poi, è stata messa in una sorta di Hunger Games per prenotare i vari appuntamenti con un sistema a dir poco contorto.

Di nuvole, insomma, all’orizzonte se ne sono viste tante ma finalmente, abbattuto (letteralmente) il muro che negli anni dell’emergenza sanitaria è stato innalzato per separare il pubblico dagli ospiti sul tappeto rosso, sembra davvero di poter tirare un sospiro di sollievo. Com’è ormai consuetudine da anni, Leggo si è concesso una parentesi di pagelle semi-serie per tirare le somme di un’edizione memorabile, nel bene e nel male.


TUTTI I VOTI

ZEROCALCARE – voto 10: Il fumettista ha raccontato di aver chiesto, dieci anni fa, ad una band 40 euro per disegnare la locandina di un album. I componenti del gruppo erano talmente sul lastrico da non poterselo permettere. Oggi raccontano questo e altro nel delizioso Margini, unico film italiano in concorso nella sezione SIC (Settimana internazionale della critica). L’antefatto surreale lo ha raccontato proprio Zerocalcare a Venezia, mentre intanto realizzava con la solita disarmante gentilezza e generosità la solita mole di disegni per un pubblico in delirio. IMMENSO

PROGRAMMA DA OSCAR – voto 9.5: L’unico nero di una programmazione solidissima, variegata e ricca è l’accesso ai protagonisti delle opere stesse. In poche parole, mezza Hollywood si trasferisce al Lido ma ha sempre meno voglia di raccontarsi (alla stampa e non solo) quindi scatta l’effetto-acquario per cui gli artisti sono proprio lì, ma sempre separati da una barriera. INCREDIBILE

LUCA GUADAGNINO – voto 9: Il cannibalismo è un tema che ricorre spesso di questi tempi quando si parla di Luca Guadagnino. Da un lato c’è il macabro tempismo con le accuse ai danni di Armie Hammer, che dal regista è stato diretto in Chiamami col tuo nome. Dall’altro è invece il tema di Bones at all, distopico thriller con l’altra metà della coppia del film precedente, Timothee Chalamet. Uno dei colpi di fulmini di questa Mostra di Venezia (che ha fatto allontanare però dalla sala qualche spettatore, a dimostrazione del disturbante ma magnetico fascino della messa in scena). SQUISITO

L’APERTURA DRAG – voto 9: La SIC apre con un racconto arcobaleno nel mondo drag, Trois nuits par semaine. Raramente si trovano opere dai risvolti sociali capaci di trovare il perfetto equilibrio tra dramma e commedia senza scivolare nella retorica. In questo caso è successo, senza bisogno di didascalie, premesse e spiegazioni. I fan di Drag Race ameranno il cameo di una delle queen più amate di Francia, La Grande Dame. Chapeau! SUBLIME

LUDOVICA NASTI – voto 8.5: L’attrice de L’amica geniale, uno dei super ospiti della Hollywood Celebrity Lounge, ha stregato tutti con affabilità e stile. Un ottimo percorso professionale, arricchito da un’umanità profonda e matura, a dispetto dell’età. MAGICA

LA BUFALA – voto 8: Anche se Campari è il main sponsor della Mostra e durante l’evento si beve più spritz che acqua, i divi sono impazziti per l’ultima frontiera alcolica, la Guappa, il liquore a base di latte di bufala campana, il must-have del salotto veneziano delle celebrity del Sina Centurion Palace. DELIZIOSO

NOLAN FUNK – voto 8: Ospite graditissimo (a sorpresa) del Premio Starlight di Francesca Rettondini e Giuseppe Zaccaria, l’attore di Glee, in compagnia della produttrice Gisella Marengo, ha sorpreso i fan che di recente l’hanno visto nella serie legale Partner track su Netflix. SORPRENDENTE

TRUCCHI DA STAR – voto 8: I team di make-up artist Armani e hair stylist di Kerastase e Cotril hanno fatto meraviglie sui volti del festival, valorizzando con eleganza i divi in passerella sempre più esigenti (e a volte isterici). Il glamour di Venezia fa il pari al livello altissimo del programma. SENSAZIONALI

CINEMA DANIELI – voto 8: La celebrazione della presidentessa di giuria Julianne Moore all’evento esclusivo dell’Hotel Danieli resta una delle punte di diamante degli appuntamenti di questa edizione (e non solo per via del risotto allo champagne, un sogno per il palato). RAFFINATO

IL DOPOCINEMA – voto 8: Le chiacchiere on the beach firmate Cosmopolitan chiudono in bellezza con Stefano Bollani, vincitore del Soundtrack Stars, che compie dieci anni. Frizzanti, disinvolti e pop, questi sono stati tra gli appuntamenti più amati e riusciti al Lido. MELODIOSO

Najwa Nimri – voto 8: Sia ne La casa di carta che in Vis a vis (Netflix) l’attrice spagnola fa tremare i polsi. Dal vivo sembra un orsetto del cuore che abbraccia tutti. Ospite del Filming Italy Best Movie Award di Tiziana Rocca, ha quasi oscurato Can Yaman. TENERA

ALESSANDRO PIAVANI – voto 7.5: Il Premio Kineo come rivelazione dell’anno ha consacrato l’ascesa del 29enne protagonista della serie Sky Blocco 181, che vive a Londra e già guarda alla prossima mossa. CARISMATICO

IL SALOTTO DELLE CELEBRITA’ – voto 7.5: Il motto “Glamour sì ma sostenibile” piace e cattura, così il Pagoda si conferma una tappa fissa durante la Mostra. Lo stile garbato e mai pretestuoso rappresenta sempre più una rarità durante il festival-vetrina, non solo di arte e cinema ma, come in questo caso, anche di artigianato. Iniziative lodevoli, insomma, da tenere d’occhio. ECOLOGICO

IL BACIO DI GIANCARLO COMMARE – voto 6: L’attore di SKAM Italia ha baciato la madre sulle labbra davanti i fotografi in passerella. L’immagine ha fatto il giro del web, suscitando reazioni molto diverse tra loro. CONTROVERSO

LA SOAP OPERA DI OLIVIA WILDE – voto 5: Gli scandali divertono, ma fino ad un certo punto. Che si creino degli pseudo-drammi per promuovere un film è risaputo ma per Don’t worry darling la misura è stata colmata da un pezzo. La regista/attrice Olivia Wilde ha messo su un siparietto di accuse che le è sfuggito di mano. Invece di presentarsi con serenità alla prima uscita pubblica con il fidanzato Harry Styles (ex One Direction) e sua musa nel progetto, ha alimentato la faida con il cast zittendo persino un corrispondente dell’Hollywood Reporter. Persino il vittimismo del personaggio pubblico perseguitato dai media ad un certo punto ha una data di scadenza. FINTA

PEDRO PASCAL – voto 5: Il diritto di ciascuna star di reagire alle attenzioni dei fan come meglio crede è sacrosanto (nell’ambito della civiltà, of course). Ma ha lasciato l’amaro in bocca il fatto che l’attore cileno abbia del tutto ignorato le urla del pubblico e le richieste di un saluto o foto o autografo. DISTACCATO

CATHERINE DENEUVE – voto 4.5: Il Leone d’oro alla carriera ha sfoggiato evidenti lacune nell’ambito delle buone maniere durante la conferenza stampa di corredo al premio, sbuffando e scalpitando anche con la moderatrice che – con grande classe – è riuscita a portare in porto l’evento evitando ulteriori drammi. CAPRICCIOSA

VIVATICKET – voto 2: Si stava meglio quando si stava peggio. Dopo le lamentele negli ultimi due anni sul sistema precedente per prenotazioni e acquisti di biglietti (Boxol), ecco il nuovo che avanza. O, in questo caso, retrocede. Il primo giorno chi scrive ha impiegato 4 ore e 18 minuti per selezionare due proiezioni. DISFATTA

IL TEAM DI ELODIE – voto 0: Il record di scortesia e alterigia nella gestione di un artista va all’agenzia di comunicazione esterna che si è occupata di gestire gli incontri di Elodie con la stampa per il film Ti mangio il cuore. Ossia: quando pensi di essere tu il divo invece di fare il tuo lavoro. BOCCIATO


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Settembre 2022, 19:14
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