Giffoni, Dylan O'Brien idolo delle ragazzine:
"Noi star sembriamo perfette, ma non lo siamo"
di Alessandra De Tommasi
Il 23enne newyorkese spopola tra i giovanissimi (molti dei quali hanno dormito all'aperto per assicurarsi un posto in prima fila sul blue carpet) per Teen Wolf, telefilm sui licantropi in erba in onda su Fox.
Si rende conto di essere l'eroe del giorno?
«Non lasciatevi incantare: le celebrity sembrano perfette e senza difetti ma non lo sono. Guardandole sulle copertine ai fan viene da pensare: “Vorrei essere come loro”. A questi ragazzi dico di non farlo e non solo perché sono persone come chiunque altro. Non esiste niente di più bello dell'imperfezione della vita».
Ci dica uno dei suoi difetti…
«Sono un ragazzo insicuro: mi trema la voce, mi sudano le mani e ho il cuore in gola mentre parlo davanti a una platea. Provo disagio e mi atterrisce pensare al livello di attenzione che si scatena attorno a me, ma poi uso queste fragilità come terapia e le porto in scena».
Quale paura, invece, esorcizzano le saghe teen?
«L'universo fantastico di cui parlano è un modo per mandare messaggi sull'amore e l'amicizia, quasi una distrazione dalla realtà, a volte molto più spaventosa dei mostri che portiamo in scena. Riflettono tutta questa paura per la fine del mondo e per i disastri che ci potrebbero colpire».
Lupi mannari esclusi, in quale telefilm reciterebbe volentieri?
«Sono stato ad un passo dal trasformarmi in zombie per un giorno nella prima puntata della quarta stagione di The Walking Dead: era già tutto pronto ma la partecipazione è saltata all'ultimo per via delle riprese di Maze Runner».
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Luglio 2014, 11:21
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