David di Donatello, 'Anime nere' e 'Il giovane
favoloso' fanno il pieno di nomination -Foto

David di Donatello, 'Anime nere' e 'Il giovane favoloso' fanno il pieno di nomination

di Michela Greco
ROMA - Non c'è un testa a testa tra due registi di peso, quest'anno, nelle candidature ai David di Donatello, ma la fuga in avanti di un regista giustamente celebrato per il suo talento ma ancora non altrettanto consacrato nel pantheon del cinema italiano.











Francesco Munzi ha infatti ottenuto con Anime nere ben 16 nomination per gli Oscar nostrani, la cui 59ª edizione culminerà con la cerimonia di premiazione il 12 giugno al Teatro Olimpico di Roma (diretta su Rai Movie, differita su Rai1 in seconda serata). «Sono strafelice, soprattutto per la troupe e i collaboratori, che hanno tenuto duro su un progetto molto difficile, dal percorso anticonvenzionale», ha detto il cineasta, che esordì nel 2004 con il bellissimo Saimir e che ha portato la sua dura storia di 'ndrangheta - da molti accostata al Padrino - in concorso alla Mostra di Venezia 2014. Vincitore del Bif&st, Anime nere è candidato per tutte le categorie maggiori (miglior film, regia, sceneggiatura e produttore) e molte tecniche.



Dietro di diverse misure si piazzano Il giovane favoloso, con 14 nomination altrettanto pesanti - inclusa quella per il miglior attore a Elio Germano nei panni di Giacomo Leopardi - e Mia madre di Nanni Moretti, candidato a 10 David, tra cui anche quello a Margherita Buy come miglior attrice protagonista e a Giulia Lazzarini come non protagonista. Anche Gabriele Salvatores si è aggiudicato 10 nomination con Il ragazzo invisibile, da rintracciare soprattutto nei reparti tecnici, per aver lanciato la sfida di un film di supereroi all'italiana che aprisse una breccia nel pubblico più giovane. A quota 7 si piazzano due film diversissimi come Hungry Hearts di Saverio Costanzo (in lizza anche come miglior film e miglior regista) e la commedia Noi e la Giulia di Edoardo Leo, per cui sono stati segnalati Claudio Amendola, Carlo Buccirosso e Anna Foglietta.



Il quinto candidato per il miglior film è Torneranno i prati di Ermanno Olmi, mentre tra gli esordienti si segnalano, tra gli altri, le due registe Eleonora Danco con N-capace e Laura Bispuri con Vergine giurata. Per il verdetto bisognerà aspettare il 12 giugno e la serata che sarà condotta da Tullio Solenghi, che si è autodefinito «usato sicuro» (ha già condotto la cerimonia diverse volte) dopo la chiacchieratissima performance di Paolo Ruffini lo scorso anno.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Maggio 2015, 10:34
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