David di Donatello: trionfa Sorrentino, Rotolo miglior attrice a 17 anni. Tutti i premi

I premi del cinema: Orlando la spunta tra gli attori, "Ennio" vince tra i doc

David di Donatello: trionfa Sorrentino, Rotolo miglior attrice a 17 anni. Tutti i premi

di Michela Greco

Miglior film e Miglior Regia a “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino, Miglior Produzione a “Freaks Out” di Gabriele Mainetti: ecco i vincitori dei sessantasettesimi David di Donatello, che hanno celebrato il cinema italiano – di nuovo totalmente in presenza - negli studi di Cinecittà con una serata condotta da Carlo Conti e Drusilla Foer, che sul sottofinale ha invitato alla pace declamando un monologo da “Il grande dittatore”.

Quest’anno i migliori interpreti non protagonisti sono Teresa Saponangelo per “È stata la mano di Dio” - «Il mio pensiero sul set era emozionare Paolo, siamo riusciti a emozionare un sacco di persone», ha detto – ed Eduardo Scarpetta per “Qui rido io”, cui mancavano le parole per l’emozione: «Mario Martone mi disse che tutto nacque dal ritrovamento del manoscritto originale di Qui rido io, che mio padre Mario gli consegnò 25 anni fa. Dedico questo premio a Mario e all’altro Mario, mio padre, che ho perso a undici anni e mezzo».
Parla napoletano anche il premio al Miglior Attore Protagonista, che va - per Ariaferma - a Silvio Orlando, accolto da un caldo applauso dei colleghi: «Non me l’aspettavo», dice piangendo, e dedica il riconoscimento alla moglie, poi aggiunge: «Quest’anno con il teatro sono stato in 40 città diverse, ho fatto tanti chilometri, che si vedono sulla faccia e nell’interpretazione dei film.

L’unica indicazione che posso dare è: muovete il culo».

A sorpresa è la diciassettenne Swamy Rotolo a conquistare la statuetta per la Miglior Attrice Protagonista nel film A Chiara. Piangendo, la giovane attrice ringrazia il suo regista Jonas Carpignano perché «mi hai fatto scoprire questo mondo e me lo hai fatto amare».
A metà serata arriva il ricordo di Monica Vitti con un lungo montaggio di brani di suoi film e interviste seguito da una standing ovation. Un tributo che risarcisce in parte la grave dimenticanza della cerimonia degli Oscar, giustamente sottolineata a marzo dalla presidente dell’Accademia dei David Piera Detassis.

Poi carrellata di volti dei grandi del cinema scomparsi quest’anno sulle note di Senza fine intonata da Drusilla Foer. E mentre Sabrina Ferilli ringrazia la famiglia “che mi sopporta” per il David Speciale e Antonio Capuano, sommerso dagli applausi, prende lo stesso premio da Paolo Sorrentino, Giovanna Ralli riceve il David alla Carriera ricordando i «70 anni di cinema iniziati proprio qui a Cinecittà, dove a 13 anni, in pausa, mangiavo il cestino in giardino» e sottolineando il suo ritorno a cinema nel film diretto da Jasmine Trinca, «con cui andrò a Cannes». Manuel Agnelli fa arrivare un riconoscimento a Diabolik con la miglior Canzone Originale “La profondità degli abissi”, mentre il bellissimo documentario su Morricone dal titolo “Ennio”, firmato da Giuseppe Tornatore, conquista il David per il Miglior Montaggio e quello per il Miglior Documentario


Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Maggio 2022, 11:28
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