Dark Phoenix, gli eroi fanno i conti con il girl power

Dark Phoenix, gli eroi fanno i conti con il girl power

di Paolo Travisi
Il vento sta cambiando. Sarà l'effetto metoo, e comunque non una casualità, se stavolta a guidare i mutanti di X-Men: Dark Phoenix, c'è una giovane donna. Una novità assoluta nel mondo degli X-Men in cui il personaggio di Jean Grey, interpretato da Sophie Turner (ne Il trono di spade era la Regina del nord) nel corso di una missione nello spazio viene investita da un potere imponente e fuori controllo, una sorta di big-bang primordiale, che anziché ucciderla l'ha resa l'essere più potente della terra, un pericolo anche per i suoi colleghi supereroi. E preda di una razza aliena, capeggiata da Jessica Chastain, che ovviamente intende distruggere l'umanità.
Nella scuola per X-Men, troviamo ancora una volta un super cast, tra cui James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult. E a proposito di girl power, la Turner, in conferenza stampa via streaming da Londra, insieme a parte del cast, sottolinea «è bello che il mio personaggio sia in prima linea come donna potente. È un personaggio a tutto tondo, pieno di difetti, una rappresentazione accurata della donna di oggi». E anche l'eterna lotta tra bene e male, stavolta, si consuma tra due donne, ma secondo Jessica Chastain, l'antagonista, questo cambiamento non riflette una scelta dei produttori di Hollywood post-Weinstein. «È bello che questo film esplori la rabbia femminile, un sentimento che non si vede molto al cinema, dove c'è sempre lo stereotipo della donna zuccherosa. C'è qualcosa di liberatorio nelle marce di tante donne nel mondo, ma non credo che a Hollywood ci sia questo tipo di cambiamento. Quel potere ce l'ha solo il pubblico che può scegliere storie diverse». Fassbender, di nuovo Magneto, l'X-Men che vive lontano e isolato dal gruppo, allarga il concetto alla situazione globale. «X-Men è stato scritto nell'era dei diritti civili. Loro si sentono emarginati, fuori dalla società e nel mondo è sempre accaduto. Noi umani, nella storia, abbiamo sempre avuto atteggiamenti tribali, poi ci siamo evoluti, nei momenti difficili torniamo al tribalismo, e allora diamo la colpa agli altri, alle minoranze, perché abbiamo paura e non impariamo mai dalla storia. Ma sono ottimista, la nuova generazione è una forza positiva».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Giugno 2019, 08:55
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