Claudio Bisio: «Bullismo, colpa delle famiglie»

Claudio Bisio: «Bullismo, colpa delle famiglie»

di Michela Greco
«È bello che a partire da un fumetto demenziale si sviluppi un discorso su temi importanti, Arrivano i prof è un film anomalo: non cerca una profondità presunta, e forse proprio per questo la trova». 
Lo dice Claudio Bisio, che è uno dei peggiori prof d’Italia nella commedia di Ivan Silvestrini - in sala dal 1 maggio - ispirata alla striscia francese Les profs. Scelto in base al calcolo di un misterioso algoritmo ministeriale, il suo prof. Locuratolo viene assegnato alla scuola che, a sua volta, “vanta” gli studenti peggiori del Paese, nel tentativo estremo di salvarne qualcuno dalla bocciatura. La speranza è che, dove hanno fallito i migliori, possano riuscire i peggiori. In versione fricchettona, con sandali, camicie colorate e una canna sempre in mano, Bisio diventa ingranaggio di una commedia molto sopra le righe che, però, riflette sui sistemi educativi e sulle conseguenze della Buona scuola.

Dopo Gli sdraiati, ha affrontato di nuovo il confronto generazionale...
«Con il film della Archibugi lo abbiamo trattato in tono serio, con Arrivano i prof, invece, con colori vivacissimi, da cartone animato: è stata una gioia e un divertimento».

Facendo il film le è tornata in mente la sua maturità?
«Io l’ho fatta a Milano nel 1976, ero impegnato politicamente e per me sono stati cinque anni bellissimi. Frequentavo poco la classe e ho rischiato la bocciatura per le assenze, proprio perché ero molto impegnato nei collettivi. Durante l’occupazione chiamai Dario Fo a fare Mistero buffo a scuola: lì decisi di fare il lavoro che faccio».

Quell’atmosfera oggi è un lontano ricordo.
«C’è stata quella che chiamo una restaurazione, che ho toccato con mano con l’esperienza dei miei figli. Quello che avevamo costruito con grande fatica in quegli anni, anche a livello didattico, con l’interdisciplinarità e spesso con la complicità dei professori, si è perso. Oggi è tutto tornato indietro. So che interrogano coi dadi... una cosa che mi fa venire la pelle d’oca».

Che effetto le ha fatto vedere l’episodio di bullismo nei confronti di un professore?
«È una cosa orrenda, violenza assoluta che probabilmente viene dalle famiglie. La collocherei nel mondo della patologia, non della fisiologia».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Maggio 2018, 12:56
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