Glass Onion, da 007 a detective su un'isola greca: Daniel Craig e un cast stellare nel film murder mistery di Rian Johnson

Da 007 a detective per un delitto su un'isola greca: Daniel Craig e un cast stellare nel film "Glass Onion"

di Alessandra De Tommasi

Addio campagna del New England, benvenuta isola privata della Grecia! Per il nuovo murder mistery di Rian Johnson, sequel di “Cena con delitto”, si cambia tutto (o quasi). “Glass Onion – Knives Out” (dal 23 novembre al cinema per una settimana e poi su Netflix dal 23 dicembre) propone infatti un nuovo delitto su cui indaga Benoit Blanc (Daniel Craig) ma con indiziati diversi.


L’ex 007 si è dato malato all’incontro stampa via Zoom da Los Angeles, ma prima si è sperticato in lodi sul progetto (dopo l’assegno-record da 100 milioni di dollari per il ruolo, qualcuno poteva avere dubbi?). «Che meraviglia tornare a farne parte – dice – e con un cast perfetto. Il mio detective si ritrova in una stanza piena di ego giganti che deve massaggiare per svelarne la vera natura e stanare il colpevole. E lo adoro: si reinventa il genere giallo con un linguaggio brillante che riesce sempre a sorprendere il pubblico». 


Ad ospitarlo è il magnate hi-tech Miles Bron (Edward Norton): «So già – confessa l’attore – che molti tecno-illuminati penseranno mi sia ispirato a loro per la parte: è uno che non ha mai avuto una sola idea brillante in vita sua, ma prende in prestito quelle altrui».

Al suo party invita solo ospiti di livello, come la Governatrice del Connecticut (Kathryn Hahn), uno youtuber narciso (Dave Bautista) e una stilista politicamente scorretta (Kate Hudson). Ci scappa il morto, come da tradizione, e succede il finimondo. «Mettiamo in scena un delitto alla Agatha Christie – aggiunge Norton – ma condito di tanto, tantissimo humour. Come si fa a restare seri davanti al costume da bagno di coccodrillo di Bautista?

"Scherzi a parte - conclude Norton - a me sembrava di fare una recita del liceo o il campo scuola estivo di una compagnia teatrale. Ci siamo liberati degli atteggiamenti pretenziosi per prenderci in giro e far divertire il pubblico ma anche noi stessi. D’altronde siamo un gruppo di adulti che si travestono e fingono di essere altre persone: la noia è stata decisamente bandita da questo set. Comunque non avrei mai detto di no ad un’opportunità simile, soprattutto dopo un anno e mezzo in pigiama per colpa della pandemia da Covid».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Novembre 2022, 21:56
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