Castellitto-Ferilli: «Noi, meravigliosi burini in crisi»

Castellitto-Ferilli: «Noi, meravigliosi burini in crisi»

di Michela Greco
«La generazione precedente alla nostra aveva un mondo da ricostruire, a noi invece è toccato un cinema in tempo di crisi, e abbiamo capito che gli italiani non cambiano, ma si adattano». Ne è convinto Sergio Castellitto, che in Ricchi di fantasia di Francesco Miccichè, in 300 cinema dal 27 settembre, fa coppia per la prima volta con Sabrina Ferilli. I loro due personaggi un carpentiere cialtrone e ottimista e una aspirante cantante che ha ripiegato tra i tavoli del ristorante del marito, dove le capita anche di dover intonare Faccetta nera per far contenti i clienti sono eredi dichiarati dei beffardi (anti)eroi della commedia all'italiana. Amanti clandestini da tempo, decidono di lasciare i rispettivi coniugi quando pensano di aver vinto tre milioni alla lotteria, ma poi si ritrovano in sette (tra figli, genitori e nipoti vari) a barcamenarsi senza un soldo.
«Ricchi di fantasia parla di noi italiani che siamo ossessionati dal denaro aggiunge Castellitto Un tempo i poveri avevano più dignità, oggi no, e sono molto rancorosi verso i più ricchi. Per me non c'è cosa più divertente che raccontare gli sfigati, i falliti. Il nostro è un cinema di meravigliosi burini». «Abbiamo incarnato personaggi aggiunge Ferilli che potremmo incontrare ovunque. Sono forti, eterni e crudi, perciò potenti. Vivono nell'insofferenza legati a famiglie che si odiano, ma non si lasceranno mai: è una cosa molto italiana che si chiama tirare a campare». Sulla chimica che traspare tra Sergio e Sabrina (si chiamano così anche i loro personaggi) nonostante fosse la loro prima esperienza insieme sul set, Castellitto commenta: «Non avevamo mai lavorato insieme, ma dopo 15 minuti era come se avessimo condiviso 10 tournée e 5 film. Il fattore umano ha nutrito il talento».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Settembre 2018, 08:34
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