I cassamortari: «Il mio "esame di laurea" alla regia», parola di Claudio Amendola

I cassamortari: «Il mio "esame di laurea" alla regia», parola di Claudio Amendola. Sei settimane di riprese schivando il Covid

di Elena Benelli

I cassamortari è la terza regia di Claudio Amendola - dopo "La mossa del pinguino" e "Il permesso" - e la prima a superare indenne la minaccia Covid dopo sei settimane di riprese. Di questi tempi, un gran bel risultato.

«Sono strafelice di aver finito il film senza aver avuto intoppi. Abbiamo raggirato il Covid e di questo siamo molto fieri, vuol dire che ci siamo comportati tutti in maniera corretta e giusta - ha detto Amendola - Sono
anche molto contento di come abbiamo realizzato il film, del supporto avuto dalla produzione e da tutti i reparti, tutto ciò mi rende veramente orgoglioso. Ritengo questo film il mio esame di laurea. E sono completamente innamorato di tutti gli attori del cast e non potevo sceglierne di migliori, sono davvero fiero di loro».

L'oggetto di questo "amore" porta i nomi (più o meno in ordine di apparizone) di ​ Massimo Ghini, Gian Marco Tognazzi, Lucia Ocone, Alessandro Sperduti, Sonia Bergamasco, Piero Pelù (che firma anche le musiche originali), Alice Benvenuti, con Giuliana Loiodice e l'amichevole partecipazione di Massimo Dapporto, Antonello Fassari ed Edoardo Leo

«Tutti devono morì, ma solo in pochi ce guadagnano»: è il motto della famiglia Pasti che da generazioni gestisce un'agenzia di pompe funebri, questo è l'incipi della black comedy nata da un soggetto di Francesca Neri  (attrice e moglie di Amendola), Amendola stesso,  che racconta in modo cinico, ironico e scorretto, ma
anche con molto sentimento, la storia di una famiglia che gestisce un'impresa di onoranze funebri.

I produttori sono Arturo Paglia e Isabella Cocuzza  («In questo momento storico cupo e difficile, volevamo regalare un tipo di intrattenimento leggero, ironico e dissacrante») con Amazon Prime Video. La direzione della
fotografia è di Maurizio Calvesi, la scenografia di Ivana Gargiulo, i costumi di Catia Dottori. Il film sarà distribuito da Vision.

Dopo la morte del capofamiglia Giuseppe (Edoardo Leo), un uomo disposto a tutto pur di trasformare una salma in una pila di banconote (preferibilmente in nero), l'azienda di famiglia è passata nelle mani dei figli Giovanni (Massimo Ghini), Maria (Lucia Ocone), Marco (Gian Marco Tognazzi) e Matteo (Alessandro Sperduti). Giovanni ha ereditato dal padre una patologica avarizia che guida ogni sua scelta; Maria ha una forte compulsione a portarsi a letto tutti i vedovi che incontra; Marco è un mago della tanatoestetica (leggasi: trucca i
cadaveri); Quando l'azienda naviga in cattive acque (il nero non rimane nero per sempre), la manager  Maddalena Grandi (Sonia Bergamasco) decide di contattarli per il funerale del famoso cantante Gabriele Arcangelo (Piero Pelù), suo assistito, morto di overdose nel bel mezzo di una campagna di sensibilizzazione
contro le droghe.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Dicembre 2020, 17:17
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