Bud Spencer, l'ultimo saluto: la camera
ardente in Campidoglio -FOTO

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Bud Spencer saluta la sua gente. E lo fa dalla sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma, dove è stata allestita la camera ardente che resterà aperta fino alle 19.
 
 

Tante le persone che hanno scelto di dedicare questo mercoledì di festa nella Capitale al celebre attore scomparso lunedì sera a 86 anni. A vegliare su di lui c'è il figlio Giuseppe mentre molte sono in fila da questa mattina e attendono per entrare. 

Davanti alla bara è stata messa una bandiera della S.S.Lazio, squadra di cui era sostenitore. Sopra una cornice con alcune foto dell'attore, tanti mazzi di fiori e anche una scatoletta di fagioli, pasto simbolo degli 'spaghetti western' nonché ricordo di uno dei film più amati dai suoi fan 'Anche gli angeli mangiano i fagioli'.

Anche una delegazione di atleti delle Fiamme oro della Polizia è presente alla camera ardente in Campidoglio per Carlo Pedersoli. L'attore è stato campione di nuoto a stile libero e in staffetta nelle Fiamme oro e il primo a scendere sotto il minuto nei cento metri stile libero. 

I FIGLI, UOMO LIBERO CON GIOIA VIVERE IMMENSA «Era un uomo libero con una gioia di vivere immensa. Era curioso di sapere cosa ci fosse aldilà e ora starà già ballando sotto le stelle». Lo ha detto la figlia di Bud Spencer Christiana alla camera ardente dell'attore scomparso allestita in Campidoglio. «Vivere la vita così come viene e accettarla, questa era la sua filosofia di vita - ha aggiunto - Accettare il bene e il male e superarlo con il sorriso. Ci ha trasmesso questo. Lo abbiamo abbracciato fino all'ultimo giorno ed è rimasto tra le nostre braccia». «Non lo ricordo mai triste, anche in questi ultimi giorni non sereni non aveva perso la voglia di scherzare - dice il figlio Giuseppe - Non ha avuto alcuna malattia improvvisa, ma si è spento serenamente. Stiamo ricevendo messaggi da tutto il mondo». 

MUSICHE DEI SUOI FILM A CAMERA ARDENTE Le note delle colonne sonore dei film che hanno accompagnato la sua carriera fino all'inconfondibile fischio di 'Lo chiamavano Trinità'. Questa la musica di sottofondo alla camera ardente di Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, allestita in Campidoglio. In tanti, tra fan e curiosi, si sono affacciati nella Sala della Protomoteca per dare l'ultimo saluto all'attore scomparso l'altro ieri. C'è chi ha portato dei fiori, chi delle scatolette di fagioli, chi invece si è presentato con t-shirt con il volto di Bud Spencer.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Giugno 2016, 15:40
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