Alessandro Siani da favola: «Con Il giorno più bello una fiaba con effetti speciali»

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di Ilaria Del Prete
Alessandro Siani porta ancora negli occhi l’emozione dell’anteprima i Il giorno più bello del mondo, il film che ha scritto, diretto e interpretato: «Una sala gremita da ottocento ragazzi che si esaltano. Ridono. Fanno il tifo per un film, è una sensazione che non mi era mai capitata». 
La fiaba gentile da domani al cinema racconta la storia di Arturo Meraviglia, un impresario teatrale squattrinato alle prese con una inaspettata eredità: due nipotini. Al suo fianco, una dolce dottoressa, interpretata da Stefania Spampinato. 
 
 


Parola al Siani regista. Come è nata l’idea di unire i generi, dal fantasy all’action alla commedia romantica?
«Volevo cambiare. La commedia romantica mi ha perseguitato (e io ho perseguitato il pubblico). In dieci anni, da Benvenuti al Sud di cui ho curato in parte la scrittura, sono cambiate tante cose. È cambiato lo sguardo dei giovani. Una svolta era necessaria. Il cinema rispecchia quello che succede intorno, io provo a farlo attraverso il linguaggio della favola».
I giovani oggi sono abituati alla serialità, un bella sfida pensare a un film proprio per loro.
«Tutti dicono è un film “family”. Il mio concetto di famiglia è di “persone che vogliono stare insieme”. Padre e figlio possono trovarsi d’accordo al cinema».
Un film italiano ricco di effetti speciali. Com’è andata?
«Ci abbiamo lavorato tanto. Abbiamo girato senza vedere quello che succedeva. Ci sono voluti otto mesi di post-produzione ma sono stato fortunato. Universal e Vision hanno creato una squadra di importanti professionisti».
Stefania Spampinato, dal camice di Grey’s Anatomy a quello della dottoressa Flavia. Com’è stato lavorare a un film e in Italia?
«La differenza maggiore è tra serie tv e cinema, non tra Stati Uniti e Italia. La tv si muove molto velocemente, nel cinema conosci quale sarà l’arco del tuo personaggio. Va sfatato il mito che gli americani siano più precisi. Ce ne sono tanti che improvvisano».
Che esperienza ha avuto a Napoli?
«È come se avessi girato due film. Quello sul set è andato bene, quello fuori ha superato ogni aspettativa».
Il giorno più bello è riuscito a suscitare in voi emozioni non preventivate?
«Stefania quando ha visto la reazione dei bambini in sala all’anteprima ha tenuto a freno una lacrima. E anche io ho provato un brivido». 
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Novembre 2019, 18:32
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