Per Alec Baldwin un sospiro di sollievo. La procura del New Mexico, infatti, ha lasciato cadere l'accusa di omicidio colposo, per la morte della fotografa Halyna Hutchins, rimasta uccisa sul set del film Rust, da un proiettile sparato da una pistola usata dall'attore. A meno di due settimane dall'inizio del processo per l'incidente mortale, la posizione di Baldwin, dunque, è più lieve.
Posizione più leggera
Secondo i procuratori incaricati del caso, sarebbero emersi elementi che richiedono ulteriori indagini, una decisione che non assolve del tutto Baldwin dalla presunta colpevolezza, perché «le accuse possono essere ripresentate» hanno considerato in una nota.
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Si stava esercitando
L'attore si stava esercitando a sparare con la pistola sul set in un ranch vicino a Santa Fe, quando un proiettile ha colpito a morte la 42enne e ferito il regista Joel Souza. L'attore, però, ha negato di aver premuto il grilletto, anche se in un rapporto dell'Fbi si è reso evidente, che la pistola non avrebbe potuto sparare senza che il grilletto venisse premuto.
Perché proiettili veri
La linea difensiva di Baldwin, però, non è mai cambiata e lo stesso attore ha sempre insistito sul fatto che lui non aveva modo di credere che nella pistola e sul set in generale ci fossero armi con veri proiettili.
Secondo un articolo del LA Times, però, la pistola usata da Baldwin nel 2021 era stata modificata, il meccanismo di innesco era stato cambiato, il che avrebbe aumentato le possibilità che la pistola sparasse senza premere il grilletto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Aprile 2023, 19:39
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