Nancy Brilli risponde a Leggo: «La diversità è un bene»

Nancy Brilli risponde a Leggo: «La diversità è un bene»

di Nancy Brilli
Mai nella mia vita ho manifestato un'affiliazione politica. Qualche giorno fa, però, mi hanno dato della radical-chic. Dall'inizio: su un social ho postato alcune foto di emigrati italiani, di varie provenienze, destinazioni ed estrazione sociale, con scritto che noi siamo stati accolti, in fondo, chi meglio chi peggio. Apriti cielo. Una diatriba che non finiva più. Ci tengo a precisare che non rispondo mai per le rime a nessuno, anche agli insultatori professionisti. È che si sono proprio intrippati tra di loro, e giù! E portateli a casa! (io:fatto) E dagli tu da mangiare! (io:fatto). E a noi ci hanno trattato come morti di fame pidocchiosi, e a voi che ve ne frega, tanto! (voi chi? A me, per dire, interessa, e molto) Con un precipitare per molti di tutte le parole, sia i pro che i contro, immigrato no immigrato si. Io, per parte mia, vorrei solo mettere un accento su un fatto: siamo persone. Il diverso è bene che sia tale, sennò sai che palle. Il nuovo, se buono e rispettoso, può diventare una risorsa. Stiamo invecchiando esponenzialmente, non facciamo figli. Un po' di miscuglio non può farci che bene. Oh, io credo, eh! Semplicemente sto qui e dico la mia, non è che enunci verità profetiche.

(brillisevuoi@leggo.it)
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 22:05
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