Nancy Brilli scrive su Leggo: «La suora e Bukowsky»

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di Nancy Brilli

Mi è arrivata una lettera scritta a mano. Praticamente uno shock, non ne ricevevo dall'86. Mi scrive una suora, spiegandomi che non è di una religione che io possa conoscere. Strano. Dice che fino a un certo punto pregava e basta, poi si è resa conto che gli altri avevano più bisogno di incoraggiamento, che di lodi. Dice che tanti, troppi, sono disillusi. Mi scrive di stare in guardia. Strano. Perchéx a me? Mi avverte che ci sono molte uscite, e molta luce, o anche poca, ma sempre più forte del buio. E che lei ha sentito di dovermi avvertire, che ci saranno delle occasioni, di non distrarmi, di riconoscerle, di prenderle al volo. Molto strano. Ho letto Bukowski, e ho riconosciuto molte delle parole di una sua poesia. Lei dice di scegliere delle persone a istinto, non necessariamente note, e di mandare queste missive, certa che saranno di aiuto. Beh. Tutto potevo aspettarmi meno che di ricevere una lettera da parte di una suora di un ordine sconosciuto che si è presa la briga di rinfrancarmi lo spirito. Ma che bella cosa Strana, ma bella.
Ah, la poesia di Bukowski finisce con: tu sei meraviglioso, gli dei aspettano di compiacersi in te.

Che inizio Settembre!


(brillisevuoi@leggo.it)


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Settembre 2022, 19:03
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