Nancy Brilli: o me la dai o scendi

Nancy Brilli: o me la dai o scendi

di Nancy Brilli

Di nuovo mi scrive una donna che ha subito molestie sul luogo del lavoro, di nuovo sento di un “uomo di potere” che allunga le mani, che presume che la signora in questione sia ovviamente disponibile. La nostra amica si lamenta perché lui da quando è stato rifiutato, l’ha messa in un angolo a fare fotocopie, nonostante la sua preparazione e il suo percorso accademico. Il discorso è ancora e sempre o me la dai, o scendi. Di nuovo mi parte l’embolo. Mi viene come un’insurrezione interna, io già non sono troppo accomodante di mio, se poi considero quante mani mi sono dovuta togliere di dosso in tutta la mia vita professionale, perdendo ovviamente svariate opportunità, mi fischia il cervello come una moka.

Me le ricordo tutte le volte, mie e delle mie amiche, che ci siamo dovute scozzonare dal corpo dei piattoloni ignobili, completamente presuntuosi, inconsapevoli della loro orripilante essenza. E mi ricordo anche dello sconforto, ogni volta, nel sapere che si è pronte e preparate per l’impegno, ma che l’impegno richiesto è altro. Cara, non demorda. Tenga duro. È faticoso, non ha scorciatoie, ma è l’unico percorso da fare, e porta alla libertà. Che non è mai gratis, ma è una cosuccia per cui vale la pena.


Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Ottobre 2022, 17:13
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