Nancy Brilli scrive su Leggo: «L'arroganza in una foto»

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di Nancy Brilli

Claudio dice: era una foto. Inaspettata, assurda, apri i messaggi e ti trovi la foto di un pisello. Stenti a crederci, ma come, quello è il numero del marito della tua amica, il tipo che ti pareva così protettivo, così attento e spiritoso invece la mattina ti invade il cellulare in quel modo.

Tu stenti a crederlo, ma poi quello ti manda pure un messaggio e allora ti tocca rispondere in maniera chiara, che non ti ha fatto certo sentire un principe, anzi, ti senti scambiato per chi non sei. E gli ricordi che mica tutti sono persone perbene e una foto così basta screenshottarla per far venire fuori un putiferio. Per Claudio, pur molto offeso, era finita lì.

Invece passano due ore, quindi prima gli arrivano dieci righe educatissime e misurate di scuse, e dopo pùf! Spariscono di colpo tutti i messaggi e le foto degli ultimi due anni, il cellulare inizia a svalvolare, perde numeri di telefono, poi tutta la rubrica. Brutta esperienza, Claudio. Sei capitato tra le zampacce di un arrogante, uno di quelli che si sentono padroni, e se non li compiaci, fanno male. Ma non finiscono, non finiranno mai?


(brillisevuoi@leggo.it)


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Ottobre 2021, 09:06
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