Nancy Brilli risponde su Leggo: «Una bella carezza per noi gente spellata»

Nancy Brilli risponde su Leggo: «Una bella carezza per noi gente spellata»

di Nancy Brilli

Si sa che questo è un tempo in cui ci sono dei blocchi da smuovere, e che li abbiamo tutti. Bisogno diffusissimo di gioia. Mi si erano infeltriti i sogni, questi giorni. Poi ieri, quasi sconfitta dal loop sconfortante del pensiero, ho incontrato in rete una signora. Una no anziana, vecchia proprio, come si diceva una volta, con rispetto parlando. Su una sedia a rotelle, i capellucci ragnatele ordinate, la camicetta con le righe appesa, l'espressione impaurita di un'anima sperduta, l'Alzheimer. Cocca, pensi. Le mettono le cuffie per farle ascoltare una musica. Embè. La mano scheletrica si accorge, fa un piccolo cenno di aumentare il volume, e l'incanto si anima, il gesto si fa elegante, largo, lento, uno scatto del mento verso l'alto, la fierezza d'intento, la sorpresa del volo di due braccia perdute, la grazia perenne del talento. Un'anima gloriosa riprende il suo spazio, e io, insieme a mezzo mondo, mi sono pianta tutto il cuore mio, ma di emozione grande. Il cigno s'inchina, muore e vive fortissimo in un'artista per sempre. Una bella carezza per noi gente spellata. E tu guarda: sorrido.

(brillisevuoi@leggo.it)


Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Novembre 2020, 22:30
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