Nancy Brilli su Leggo: Laura, torna a suonare

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di Nancy Brilli

Laura scrive: Mi hanno vietato di credere nei miei sogni. Io volevo fare la musicista, sul tappeto di casa di nonna mi ero fatta una batteria con tanti oggetti, e percuotevo, e tenevo il ritmo, ed ero felice. Crescendo ero diventata brava, mi rendeva potente, suonare.

Mi hanno detto di essere realistica, che il mio sogno non era neanche un lavoro vero, era troppo rischioso, e alla fine hanno vinto loro. Invece del Conservatorio, ho iniziato a fare lavori noiosi, passo la settimana ad aspettare il sabato, vado a bere qualcosa, la domenica sto lì… questa vita non è neanche un piano b. Ho sostituito i miei sogni con le loro paure, e mi dispiace. AHA! Benissimo, Laura! Se ti dispiace, il sogno non è morto.

Succede spesso che le visioni vengano appannate da chi pensa di proteggerci, e invece ti blocca. Senti, bisogna pur campare, e quindi va bene il lavoro quotidiano, lo si benedice, anche.

Ma quei sabati e domeniche non li sprecare, ripercuoti, suona, tieni di nuovo il ritmo. Riscopri che sai esserlo, felice. Bukowski, ha scritto: “non puoi sconfiggere la morte, ma puoi sconfiggere la morte in vita”. Inizia. Com’è noto, lo sforzo più grande è da zero a uno, scrivendo lo hai già fatto. Vai alla casella numero due. Auguri.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Novembre 2022, 06:00
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