Kit, tre secondi di felicità

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di Nancy Brilli

A Kit chiedono perché sembri così felice, e spiega che in realtà vive davvero per tre secondi al giorno, nel momento della risata di un’altra persona. Sai quel momento in cui si fa una battuta, una citazione, e senti quel silenzio. Un secondo.

L’altro prende fiato. Poi scoppia a ridere. Poi si copre la faccia. Poi si copre la bocca. Poi sbatte i pugni sul tavolo. Vive dell’esplosione di quest’allegria. Viviamo solo per le endorfine, dice, maledette endorfine, dice, che partono dall’organo più grande, per finire al più piccolo, l’anima.

Oh, Kit, strafelice Kit, è vero, è tanto bello ridere con gli altri. Mi piace quel che scrivi, e come, ma non il finale. Che è questa maledizione che puzza di verità? C’è una delusione, un dolore, che è successo, che manca? Sento che il disco gira, ma la puntina salta e torna indietro, si è inceppato qualcosa. Lo dici proprio: ti si è ristretta l’anima, ma tu sai far ridere, e sai condividere: è già molto. Falli durare di più, quei tre secondi. Allargati la vita. Siilo davvero, felice.


Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Gennaio 2023, 12:55
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