Il ritorno di Jennifer Lopez, Cenerentola bella e noiosa
di Boris Sollazzo
Ora con Ricomincio da me fa un film e con il titolo evidentemente ci minaccia. Si è mantenuta meravigliosamente - forse non è mai stata così bella e infatti interpreta una che ha 10 anni di meno ed è la cosa più veritiera del film - e quindi prova a sfondare nel cinema con le sue commedie sentimentali che hanno nella scarsa credibilità delle trame e nella mancanza di una struttura di sceneggiatura appena decente il marchio di fabbrica. Non le interessano i capolavori ma gli incassi - fu la prima a uscire in una settimana e finire al numero uno sia con un'opera cinematografica che musicale (Prima o poi mi sposo e l'album J.Lo) - e allora punta su una storia alla Cenerentola. Perché alla fine, da quando prendeva quella linea 6 della metropolitana, lei è sempre stata una che ce l'ha fatta partendo dal basso. E si cuce addosso un film che gode della sua stessa aurea mediocrità. Fino a una seconda parte in cui la donna in carriera che da commessa diventa consulente di grande azienda, si fa schiacciare da stereotipi sulla donna da secolo scorso, su un dramma familiare da soap. Ricomincio da me, se siete dei fan, vale la pena solo per la scena del ballo. Ipnotica. Vale il prezzo del biglietto. Il mercoledì, però, con lo sconto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Febbraio 2019, 07:48
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