Salone dello studente di Roma, Irene Bertucci svela tutti gli errori da non commettere durante un colloquio di lavoro

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di Lorena Loiacono

Irene Bertucci, esperta di comunicazione neurolinguistica alla Presidenza del Consiglio, direttrice della scuola di formazione di Eidos Communication e autrice del libro “Non fraintendermi”: qual è l’atteggiamento giusto in un colloquio di lavoro? 
«Bisogna presentarsi convinti di essere un’opportunità per l’azienda, ma non quella della vita: mai far capire che abbiamo bisogno di soldi o che quel lavoro ci darebbe prestigio in famiglia o tra gli amici».
Come si trasmette la sensazione di poter essere utili all’azienda? 
«Presentando un curriculum vitae coerente, tralasciando le esperienze che non hanno a che vedere con il lavoro per cui ci si presenta: il cv va preparato di volta in volta. Inoltre, prima di andare al colloquio, meglio fare una ricerca per sapere quell’azienda di cosa si occupa e come si organizza». 
L’errore peggiore da non commettere? 
«Alla domanda del selezionatore: ci conosce? C’è anche chi risponde di no, mi è capitato. E allora è inutile anche solo sedersi al colloquio». 
La domanda peggiore a cui fare attenzione? 
«Mi parli di lei. Può essere un trabocchetto perché molti la percepiscono come un momento confidenziale. Iniziano a parlare dei loro problemi o del perché vogliono cambiare lavoro, volendo andar via da un contesto che non piace o perché vogliono avvicinarsi a casa».


Come si risponde alla domanda: “Perché vuole cambiare lavoro”? 
«Meglio che il candidato risponda sostenendo che quell’azienda offre opportunità di crescita, stimoli ed è coerente con quello per cui abbiamo studiato. Bisogna sempre essere propositivi». 
In un colloquio sono importanti i gesti del corpo?
«Sì, bisogna sedersi tenendo i piedi a terra, per evitare di muoversi in continuazione. Mai incrociare le mani o le braccia per dare la sensazione di apertura massima ed evitare di toccarsi spesso il viso perché trasmette nervosismo». 
E la voce? 
«È fatta di volume e velocità: bisogna modularla senza alzare o abbassare troppo i suoni o il ritmo». 
Come si conclude un colloquio di selezione? 
«La vera conclusione arriva entro le 24 ore dal colloquio il candidato dovrà infatti inviare una nota di ringraziamento al selezionatore in cui esprime l’interesse per il lavoro e soprattutto per i temi affrontati insieme.

Ribadendo di poter essere una valida risorsa per quel ruolo».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2023, 08:36
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