Cybersex, il sesso telematico aiuta il rapporto
di coppia. Ma c'è il pericolo 'overdose'
CYBERSEX L'uomo e la donna del Terzo millennio non possono fare a meno di Internet e perciò non è opportuno demonizzarlo, osserva l'Assai. Tuttavia tutti i suoi vantaggi - come provare intensi e piacevoli sentimenti di fuga dalla realtà, o la possibilità di superare online i problemi della vita vera - in alcune persone può innescare «sensazioni di onnipotenza e, in casi più gravi, a veri e propri vissuti di depersonalizzazione». «Il cybersex per molti aspetti è vantaggioso poiché anonimo, accessibile, economico, luogo di nuove identità e per nulla ansiogeno dal punto di vista sessuale e relazionale», riflette Raffaella Longo, tecnica di riabilitazione psichiatrica a Roma. Ma «può diventare addiction», dipendenza «e soprattutto avere risvolti inaspettati per alcune persone: dagli introversi a chi ha disturbi sessuali, dai disturbi di personalità ai disturbi dell'umore. E una categoria particolarmente esposta e vulnerabile è quella dei preadolescenti e adolescenti - evidenzia l'esperta - Non tanto per il rischio comunque probabile di sviluppare una dipendenza da cybersex, ma perché sono più fragili, immaturi psicologicamente e sessualmente, e fortemente condizionabili da forti stimoli visivi e uditivi proposti sul web». In conclusione, dicono gli andrologi Assai, «non bisogna illudersi che il web sia un canale maestro per l'educazione sessuale, come se il sesso fosse una successione di atti meccanici da ripetere banalmente senza mettere in gioco o implicare la propria individualità e la propria voglia di scoprirsi e scoprire l'altro. Ancora una volta si evidenzia l'importanza di parlare con i giovani sulla sessualità e su tutto ciò che ad essa è connessa, anche se ciò può sembrare un compito scomodo e gravoso sia per la scuola che per la famiglia».
Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Ottobre 2014, 15:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA