Melissa Gilbert, la piccola Laura della Casa nella prateria pentita del seno da maggiorata: ho rimosso le protesi

La piccola Laura della Casa nella prateria pentita del seno da maggiorata: via le protesi

di Giacomo Perra
Da piccola beniamina di un telefilm per ragazzi a maggiorata tutta silicone. Non è stato breve il passo compiuto da Melissa Gilbert, attrice, scrittrice e produttrice cinematografica statunitense che fino a circa trent’anni fa sgambettava sorridente dentro e fuori “La casa nella prateria”.







Trecce al vento e grembiulino da educanda, soprattutto nelle primissime stagioni del mitico serial andato in onda in america tra il 1974 e il 1983 quando era solo una teenager, la Gilbert interpretava Laura Elizabeth Ingalls-Wilder, figlia del patriarca Charles. A tre decenni di distanza dalla fine della serie quella ragazza è diventata una donna in carriera ma la sua naturale evoluzione fisica si è dovuta scontrare con ben due operazioni chirurgiche al seno, una trasformazione di cui solo ora, a 50 anni, l’interprete si è detta pentita: “Non avrei voluto trovarmi a 80 anni a fare il tagliando alle tette!”, ha scritto tra il serio e faceto qualche giorno fa nel suo blog personale, spiegando ai suoi lettori il perché del suo ripensamento e della scelta di far rimuovere le protesi. “Ho trascorso la maggior parte della mia vita a tentare di essere in un certo modo,e l’apice della pressione l’ho raggiunto quando ho partecipato a “Dancing with the stars”. In quel periodo ero tutto abbronzatura, spray, glitter, glamour e attenzione a ciò che gli altri pensavano di me, oltre all’essere magra, troppo magra”, ha aggiunto poi facendo "mea culpa" sulla sua “fissa” per l’estetica.



Era il 1989 quando la Gilbert decise per la prima volta di farsi ritoccare il seno. L’attrice aveva appena partorito il suo primo figlio, Dakota Paul, avuto a venticinque anni dal matrimonio con Bo Brinkman, cugino degli interpreti Randy e Tennis Quaid e, scontenta della sua forma e della tenuta del suo petto e spinta anche dal marito, decise di affidarsi all’aiuto del bisturi. Nel 2004, poi, ecco il secondo intervento che, però, più che renderla soddisfatta, acuì un disagio e una paura già presenti da tempo nel suo animo: “Non riuscivo a togliermi dalla testa l’idea che le mie protesi avessero una data di scadenza. Avrei dovuto sostituirle ogni 10-15 anni per il resto della mia vita. A 80 anni avrei potuto ritrovarmi con nuovi impianti, non mi sembrava possibile”.



Il terzo appuntamento col chirurgo, perciò, è servito a dare un taglio al passato e ora senza quel decolleté artificiale, rimosso giovedì scorso, la Gilbert si sente più naturale - “Alla fine la mia misura è quella e preferisco preoccuparmi per la mia salute” - e decisamente a suo agio: “Va alla grande, ora inizia la rinascita”.




Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Gennaio 2015, 20:27