Miss Universo, la più bella incoronata fra le polemiche sulle leggi omofobe di Putin

Miss Universo, la più bella incoronata fra le polemiche sulle leggi omofobe di Putin
Donald Trump ce l'ha fatta: ha portato la sua Miss Universo nel cuore della Russia di Vladimir Putin, patria di donne bellissime, dribblando le polemiche rilanciate alla vigilia intorno alla legge anti gay del paese ospitante, criticata nientemeno da uno dei presentatori della Finale.



Forse per questo Putin, invitato personalmente dal miliardario americano, non si è fatto vedere, o forse perchè impegnato con la visita del re d'Olanda complicata dalla vicenda Greenpeace. Per la prima volta in 62 anni, la finale del concorso di bellezza internazionale più famoso e prestigioso al mondo, dal 1996 organizzato dal miliardario americano, si è tenuta a Mosca, nella lussuosa Crocus City Hall.



Una vetrina internazionale per la Russia prima delle Olimpiadi di Soci 2014 (oggi la fiaccola olimpica è volata nello spazio), l'evento trasmesso in mondovisione in 175 paesi per oltre 2 miliardi di spettatori. Tra le 86 bellissime in gara c'era anche la Miss Italia Luna Voce. Capo giuria il solista degli Aerosmith, Steve Tyler, con Carol Alt. Ma le polemiche hanno rischiato di offuscare la competizione, nata nel 1952, in un locale di Long Beach in California.



Ancora stamattina, in conferenza stampa, Trump ha dovuto difendersi dalle accuse di organizzazioni mondiali Lgbt di essersi «venduto» alla Russia per conquistare il pubblico dell'est, ignorando i diritti umani. Ad agosto il co-presentatore originariamente previsto, l'americano Andy Cohen, gay dichiarato, aveva dato forfait dopo che la Russia era stata scelta per ospitare il concorso. Il suo sostituto, il giornalista tv americano Thomas Roberts, anch'egli apertamente gay, è arrivato a Mosca accompagnato dal marito Patrick D. Abner e ha accusato la Russia di «demonizzare» gli omosessuali: «La legge russa segna un capitolo buio nella storia dei diritti Lgbt», ha detto. In un intervento sul sito del suo canale, la MSNBC, ha spiegato di aver accettato l'incarico come «tentativo per rendere gli omosessuali più visibili, e dare loro speranza».



«Certamente sapete che questo è stato un problema e non è stato presa alla leggera», ha ammesso Trump ai giornalisti un pò goffamente: «Come sapete, Thomas è gay. Lui è orgoglioso di essere qui, e farà una splendida performance». Alla fine Roberts è stato zitto. Ma ieri anche gli organizzatori di Eurovision, il popolare concorso canoro internazionale, hanno minacciato di escludere la Russia per le misure dure contro i gay.



Una edizione, quella di Mosca, «scompigliata» in anticipo anche dall'esclusione di Miss Kosovo, paese di cui la Russia, alleata della Serbia, non riconosce l'indipendenza; e per solidarietà etnica pure Miss Albania si è ritirata. Un episodio che ricorda un altro scandalo nella gara di reginette: nel 2002 proprio una bellezza russa, Oksana Fiodorova, incoronata Miss Universo, fu clamorosamente detronizzata per il suo rifiuto di partecipare agli eventi pubblici. Miss Universo è riservato a donne dai 18 ai 26 anni, single e senza figli; non devono mai aver posato nude.



Mai un'italiana ha vinto il titolo. Trump non si è lasciato scomporre dal trambusto, e ha anzi annunciato che forse costruirà una «Trump Tower» nella capitale russa. Poi, quasi beffardo, forse temendo un altro scandalo, o forse auspicandolo per fare auditel, ha twittato un «Messaggio per Edward Snowden [la »talpa« del Datagate che ha ottenuto l'asilo in Russia]: »siete bandito da Miss Universo. A meno che non vogliate che io vi riporti a casa, per affrontare la giustizia«.

Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Novembre 2013, 22:50
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