"BICICLETTRICA": LE BICI CHE CONQUISTANO
LA METROPOLI E ABBATTONO LE SPESE

"BICICLETTRICA": LE BICI CHE CONQUISTANO LA METROPOLI E ABBATTONO LE SPESE

di Alessio Caprodossi
ROMA - Se il fattore primario la crisi economica o un risveglio ambientalista non ancora dato saperlo, quello che certo invece il boom che sta portando alla ribalta la bicicletta elettrica, l’ibrido che (in attesa del l’espansione delle quattro ruote) sta conquistando il mondo. Tra code infinite, zone a traffico limitato, parcheggi divenuti miraggi, targhe alterne e interi quartieri off limits, in città si stanno diffondendo a macchia d’olio le biciclette elettriche. Note anche come eco-bike.

Piccole, leggere e fruibili da tutti, le bici elettriche permettono di raggiungere in tutta comodità ogni angolo cittadino e, studi alla mano, fanno risparmiare tempo e molto denaro rispetto a motocicli e automobili. Non richiedono assicurazioni, bolli o casco e soprattutto benzina; viaggiano a una velocità massima di 25 Km/h e sono dotate di un motore non superiore ai 250 watt. Con un volume d’affari in poderosa ascesa - attualmente le vendite in Italia superano le 50mila unità all’anno – sono ormai tante le società operanti in un settore dove il made in italy riesce a recitare un ruolo di primo piano accanto ai colossi del Nord Europa (Germania e Olanda su tutti), dove già da decenni le due ruote sono considerate un mezzo primario di mobilità cittadina. L’evoluzione più innovativa della specie è la bicicletta a pedalata assistita: sicura, silenziosa e con una capacità di carico di gran lunga superiore alla classica olandesina, fornisce un prezioso aiuto assistendo la pedalata grazie al piccolo motore inserito nel mozzo della ruota (solitamente la posteriore). Lo sviluppo tecnico e la rapida diffusione del prodotto ne ha affinato i dettagli - in particolare le batterie al litio, più efficienti e leggere ma anche più costose rispetto a quelle al piombo, quasi scomparse dal mercato - e migliorato funzionalità ed estetica riuscendo, talvolta, a proporre esemplari anche economici.

È il caso della Tommy Lux (990 su vannucchistore. com), la pieghevole con telaio in alluminio, motore da 250 watt, batteria al litio con 600 cicli di ricarica e autonomia di 40 km firmata Italwin, azienda padovana con un catalogo molto interessante in cui spiccano anche cinque modelli creati in collaborazione con la Ducati. Due dei modelli più venduti in assoluto sono la Frisbee e la Dinghi (a partire da 655 euro), prodotti entrambi dalla TC Mobility, società bolzanina dedita alla mobilità sostenibile. Presenti in dieci versioni differenti, queste biciclette sono costantemente migliorate con micro modifiche eseguite su indicazioni dei ciclisti. Guardando oltre confine, molto affidabili sono gli spagnoli di BH Emotion, un gigante del settore, che ha nella City 700 Plus (1750€) un delizioso compagno di viaggio, mentre chi vuole unire potenza e tradizione può virare sull’Orange Innergy dell’olandese Gazelle, un must dei pedali elettrici (2190€ su fashionmotors. it). .
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Gennaio 2012, 09:27
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