Inglese, ecco i dieci errori
più tragici commessi dagli italiani

Inglese, ecco i dieci errori più tragici commessi dagli italiani
Quante volte, tentando di parlare in inglese, vi è capitato di commettere degli incredibili strafalcioni? Se almeno una volta nella vita vi è capitato di fare uno di questi 10 tragici errori con conseguente figuraccia, forse è giunto il momento per voi di imparare l’inglese. Per fortuna per voi, esiste un metodo per farlo in maniera efficace e divertente: con EF Education First, azienda leader per le vacanze studio è possibile scegliere tra 44 destinazioni per imparare 7 diverse lingue. Lo riporta Skuola.net.





#10 "See you after" Se state cercando un modo per non vedere mai più i vostri amici anglofoni, questa frase è ciò che fa al caso vostro. Dopo un strafalcione simile, infatti, state pur certi che "dopo" non vedrete nessuno.



#9 "Your hairs are beautiful" In un certo senso, questo potrebbe anche essere un complimento. A patto che voi riusciate a trovare una donna a cui piaccia sentirsi dire che ha dei bei peli.



#8 "Oh, I love ostriches!" Se siete in un ristorante ed il vostro intento è quello di dichiarare al cameriere il vostro amore per le ostriche, sappiate che questa non è la frase giusta. A meno che voi non abbiate intenzione di mangiare un bel piatto di struzzi. In quel caso, allora, la vostra esclamazione è perfetta!



#7 "Oh no, it's street" Per un madrelingua inglese sarebbe molto difficile capire il senso di questa frase, specie se vi state provando un paio di pantaloni che vi vanno stretti e non avete intenzione di farlo nel bel mezzo di una strada.



#6 "To firm" Se dopo un colloquio di lavoro aspettate di sentire questo verbo, sappiate che siete destinati ad attendere in eterno. Nessuno, infatti, vi chiederà di firmare un contratto usando il verbo "to firm" poiché firm non è un verbo ma un sostantivo e significa azienda.



#5 "I am abstemious" Con questa frase non sperate di dissuadere i vostri amici anglofoni dal passarvi l'ennesima birra. Avete appena detto, infatti, che siete onesti, non astemi...



#4 "Oh my God! There is an ape!" Se state scappando da una scimmia impazzita, state urlando bene. Ma se avete appena visto un'ape, beh... non sperate che qualcuno vi aiuti.



#3 "Stay close" Il negozio che avete davanti a voi è chiuso e morite dalla voglia di dirlo ad i vostri amici anglofoni? State pur certi che, dopo aver pronunciato questa frase, non vi comunicheranno mai gli orari del negozio ma, probabilmente, vi si avvicineranno poiché è quello che gli avete appena chiesto.



#2 "It's a white elephant" Abbassate lo sguardo e riponete la macchina fotografica poiché non è ancora giunto il momento, per voi, di vedere un meraviglioso elefante bianco. Nei paesi anglofoni, infatti, quest'espressione è usata per indicare degli oggetti inutili.



#1 "Tassel" Se intendete dire che è un tassello quello che vi manca, sappiate che vi mancherà per sempre. Non meravigliatevi, infatti, se qualcuno inizierà a guardare i vostri capi di abbigliamento. Avete appena detto che vi manca una nappa...



VIAGGIANDO SI IMPARA - Morale della favola? Meglio non fare scivoloni di questo tipo e mettersi in pari con l’inglese. Non solo sbagliando, ma anche viaggiando, si impara: questa è la filosofia di EF, che da 50 anni rende lo studio dell’inglese e di altre lingue una vera e propria esperienza di vita. Se una vacanza studio tradizionale non vi basta, potrete scegliere tra tipologie di viaggi molto diversi tra loro: un anno di scuola o di università all’estero, vacanze a tema dedicate allo sport o alla musica preferiti, corsi di lingua per preparazione ai master post-laurea o addirittura provare un’esperienza lavorativa in ogni angolo del mondo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Marzo 2015, 17:16
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