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Tumore al polmone, efficace la combinazione "immunoterapia-chemio"
Sembra funzionare. La combinazione di immuno-terapia e chemioterapia come primo trattamento per il tumore del polmone è più efficace della sola chemio. È l'importante risultato di uno studio di fase II presentato oggi al 53esimo congresso dell'American Society of Clinical Oncology (Asco), in corso a Chicago. Il trial ha coinvolto 123 pazienti colpiti da tumore del polmone non a piccole cellule non squamoso metastatico (indipendentemente dall'espressione della proteina Pd-L1). La combinazione di pembrolizumab (Msd), nuovo farmaco immuno-oncologico, con la chemioterapia comunemente usata contro questa neoplasia ha ottenuto un tasso di risposta obiettiva del 57%, quasi raddoppiato rispetto alla sola chemio (30%). Inoltre, l'associazione determina una riduzione del rischio di progressione di malattia di circa il 50%: ad un anno il tasso di sopravvivenza libera da progressione è il 56% rispetto al 34% della sola chemioterapia e il tasso di sopravvivenza globale è pari al 76% rispetto al 69% con la chemioterapia, con una riduzione del rischio di morte di più del 30%. Dati «importanti, di speranza per questo gruppo di pazienti», commenta il professor Filippo de Marinis, direttore della Divisione di oncologia toracica all'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano.
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