Samantha Cristoforetti senza rifornimenti:
la capsula cargo non risponde ai comandi

Samantha Cristoforetti senza rifornimenti: ​la capsula cargo non risponde ai comandi

di Paolo Ricci Bitti
Samantha Cristoforetti e gli altri cinque astronauti sulla stazione spaziale non moriranno certo di fame, ma dopo la perdita della navetta cargo americana Cygnus il 29 ottobre scorso, adesso è la capsula Progress a tenere in ansia l'equipaggio dell'Iss e i centri di controllo russi e americani. Anche perché in questi casi, ancora per qualche anno, non sarà possibile rivolgersi a Dhl o a FedEx per recapitare pacchi in orbita.

A quel che risulta l'attracco della capsula cargo russa Progress M-27M, lanciata l'altra mattina da Baikonur, è rimandato a data indefinita. La navetta starebbe «girando sul suo asse molto rapidamente e in modo incontrollato» compiendo «un giro in appena alcuni secondi». Lo ha dichiarato una fonte del settore aerospaziale all'agenzia Tass. Inizialmente si era parlato di un ritardo di 6 ore rispetto all'ora prevista di arrivo in data 28 aprile, il che restava, pur considerando il relativamente scarso traffico sul Gro (Grande raccordo orbitale), più che accettabile. Poi però i tempi si sono dilatati.







Non che il cargo russo Progress fuori controllo sia un pericolo per i sei astronauti a bordo della Stazione Spaziale o per qualche terrestre. Scordatevi il film Gravity, insomma: se, nella peggiore delle ipotesi, fosse impossibile ripristinare il controllo della navetta, questo comincerà a scendere progressivamente fino a bruciare nell'impatto con l'atmosfera.
Dal centro di controllo a Terra si continua intanto a lavorare per cercare di ripristinare il controllo del cargo, nella speranza di poter comunque tentare un aggancio del Progress alla stazione orbitale e di salvare così il suo carico.




L'agenzia spaziale russa, Roskomos, ha spiegato che "sussistono difficoltà nel ricevere le telemetrie dalla nave. Al momento, c'è solo il collegamento radio di comando". Il problema viene comunque definito in risoluzione, senza tuttavia specificare tempi. Attualmente, oltre a Samantha Cristoforetti, un po' malinconica per l'avvicinarsi del rientro a Terra il 14 maggio, ci sono in orbita gli astronauti americani Virts e Scott Kelly e i cosmonauti russi Anton Shkaplerov, Mikhail Kornienko e Jurij Lonaakov.



Attualmente il cargo Progress è l'unico mezzo per portare grandi carichi sull'Iss. così come la Sojuz è l'unico vetture per portare passeggeri sulla stazione spaziale in attesa, non certo breve, che arrivi il nuovo Shuttle americano.



La scaletta dei rifornimenti è tuttavia calcolata in modo che l'equipaggio possa resistere fino all'arrivo della prossima capsula, anche se l'eventuale mancato attracco comporta spesso un ritardo nello svolgimento del programma di esperimenti.



Ad esempio il fuoco d'artificio che si era portato via la Cygnus in ottobre (uno scherzetto da 266 milioni di dollari) aveva incenerito due dei 10 kit per i test scientifici della Cristoforetti che di lì a poche settimane sarebbe arrivata sull'Iss. I team che allestiscono questi esperimenti da tempo, per sicurezza, preparano così almeno due kit per ogni test.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2015, 15:21