AstroSamantha sbarcata in Kazakistan dopo 200 giorni nello spazio

La Cristoforetti è tornata a casa

di Paolo Ricci Bitti
​"Spasiba, spasiba, thank you thank you, I feel good, very good, grazie, tutto ok", Samantha Cristoforetti, la prima italiana caduta sulla Terra, è puntuale all'appuntamento con la Storia. E un "Viva l'Italia" le grida a sorpresa un tecnico dell'agenzia spaziale russa strappandole il primo sorriso. Non più "astro" ma adesso solo Samantha, appare po' frastornata, il colbacco di capelli neri è atterrato insieme a lei e non fluttua più, ma è solo per un momento. La Cristoforetti è già lucida mentre viene aiutata a scendere dalla Sojuz, ovvero da quella parte della navicella poco più grande di una campana per il vetro atterrata alle 15.43 nella steppa a nord est del cosmodromo di Baikonur, da dove era partita il 23 novembre scorso. Discesa da manuale per la navicella affidata al comandante americano Terry Virts affiancato da Samantha e dal russo Anton Shkaplerov.

Il primo ad essere tirato fuori è proprio il russo che fa "il grosso": allarga le braccia e alza i pollici, per lui, è stata una passeggiata sfrecciare dentro quella scatoletta a 32mila kmh arroventata dal plasma che precipitava dall'orbita.


L'ARIA FRESCA

Poi tocca a Samantha, l'aiutano a togliersi i guanti, a sollevare meglio il casco, a respirare finalmente l'aria fresca dopo quei 200 giorni di qualcosa miscelato, riciclato, pompato, dalle macchine. "Lo spazio sa un po' di stanza chiusa" aveva raccontato una volta, da lassù, il capitano pilota dell'aeronautica militare che adesso fa di nuovo i conti con la forza di gravità. poi lo scivolo fino a terra, ma ancora - a questo punto - i piedi di Samantha non toccano il suolo. Viene portata a braccia su una barella-sedia dove, senza nemmeno che glielo chiedano, la prima astronauta italiana si mette a fare ginnastica, stretching, prima una gamba, poi un'altra. Adesso sì che la Cristoforetti è tornata con i piedi per Terra. Se la lasciassero fare si arrischierebbe persino a fare un passo, quando le ci verranno invece almeno due settimane per recuperare una camminata decente. Per la patente di guida, lei che è una top gun, dovrà attendere sei mesi.



LA PRIMA TELEFONATA

Intanto ha lasciato la Soyuz anche il comandante Virts, ultimo come vuole la tradizione. Gli passano un telefono satellitare e a quel punto il regista, discreto, toglie l'audio: i saluti alla moglie si possono immaginare. E anche per Samantha possiamo solo immaginare a chi avrà rivolto i primi saluti una volta ridevenuta terrestre: ai genitori, gli ex albergatori di Malè, Sergio e Antonella? Al fratello Jonathan, che lavora negli Usa? O al fidanzato Lionel Ferra, francese, addestratore degli astronauti a Colonia. Chissà se quest'ultimo le ha rifatto la stessa domanda ("Qual è il senso della vita?") che le aveva rivolto dal cosmodromo di Bajkonur una volta che Samantha era arrivata sull'Iss il 24 novembre dell'anno scorso. Forse la risposta ("42", dalla "Guida galattica per gli autostoppisti", libro cult del capitano) potrebbe adesso essere più esauriente, anche se non è detto che lui e Samantha ce lo vengano a raccontare.



LE VISITE MEDICHE

Nella steppa incalza il tramonto sul quel cielo chiaro che aveva incorniciato la Sojuz nella discesa appesa ai paracadute. E' pronta la tenda medica gonfiabile per sottoporre i tre astronauti al primo check in. Da quel che si è appreso tutto bene: si decolla per Mosca, Star City, dove Shkaplerov è arrivato a casa. Samantha e Terry, invece partiranno subito per Houston dove trascorreranno la riabilitazione, faticosa quanto il lavoro di ricatalogazione dei circa 200 esperimenti che hanno seguito in orbita per conto dell'Agenzia spaziale italiana, dell'Agenzia spaziale europea e della Nasa.



UN'INSALATA, PER FAVORE

Il primo desidero riservato agli astronauti si avvererà proprio sul volo per gli Stati Uniti: Luca Parmitano, che ama davvero il rischio, aveva chiesto ai colleghi americani una pizza napoletana. Samantha dovrebbe capitare meglio: l'aspetta un'insalata gigante, verdura fresca, la cosa che le mancava di più nello spazio dopo una doccia.



I COMPLIMENTI DEL PRESIDENTE MATTARELLA

Intanto fioccano i messaggi di saluto, sui social (Samantha ha mezzo milione di follower su Twitter, per citnare uno) sono una valanga.

Ecco la nota del presidente della Repubblica: «Con trepidazione - scrive Mattarella - gli italiani attendevano il rientro dalla missione nello spazio a metà maggio, ma le circostanze hanno voluto riservarle una soddisfazione ancora più grande a coronamento della sua storica impresa: il record mondiale femminile di permanenza consecutiva nello spazio». «Siamo, con lei, fieri ed orgogliosi di questo record, che si aggiunge a quelli europeo e nazionale. La sua esperienza, gli studi e le tante attività effettuate in oltre sei mesi e mezzo lontano dal nostro pianeta, rappresentano il dono più importante della sua impresa, da trasmettere alle nuove generazioni per infondere conoscenza ed entusiasmo nel futuro. L'aspetto al Quirinale per manifestarle, da parte di tutta la comunità nazionale, sentimenti di profonda stima e gratitudine. Ben tornata a casa, Samantha».



Guarda la visuale degli astronauti dall'Iss.



I RECORD

Già, è talmente carica di record e di gloria, la prima astronauta italiana che dovrebbe pesare una tonnellata, e invece sarà davvero sincera e leggera la modestia con cui - vedrete - nei prossimi giorni e nei prossimi mesi ripeterà che “ha fatto solo il suo dovere e che si sente una privilegiata per aver potuto rappresentare l’Italia e l’Europa e per aver coronato il suo sogno di bambina cresciuta sulle montagne del Trentino, così vicine alle stelle”.



Con la complicità di quasi quattro settimane extra di missione (l'agenzia Roscomos ha voluto stare sul sicuro dopo la debacle della navetta cargo), Samantha Cristoforetti ha infilato una serie di record impressionante, uno anche mondiale (strano, si dice mondiale eppure siamo fuori dal mondo): nessun'altra astronauta aveva debuttato con 199 giorni e 7 ore di missione, battuta di quattro giorni l'americana Sunita Williams. Questo primato è persino assoluto per gli astronauti europei (maschi e femmine), con tanti saluti a Paolo Nespoli e Luca Parmitano, orgogliosi della collega. Se poi cliccate sull'indispensabile Astronautinews.it trovate il rosario di altri record e sottorecord davvero stellare della trentina selezionata dall'Agenzia spaziale italiana e dall'Agenzia spaziale europea.





Del record di genere, la prima italiana eccetera eccetera, non le è mai importato nulla, anzi, non le piace proprio che ciò venga sottolineato come hanno in realtà fatto sistematicamente in questi mesi anche ministri, primi ministri, presidenti e generali durante i videocollegamenti. Per gentilezza, ci mancherebbe, ma non è mai stato quello il focus della missione del bi-ingegnere aerospaziale e capitano pilota top gun Cristoforetti, sempre davanti a tutti, maschi e femmine, italiani e stranieri, in tutti i corsi civili e militari seguiti nella sua carriera. E del resto era una questione tutta italica che lei fosse la prima delle 58 astronaute o cosmonaute con il tricolore cucito sulla tuta.



IL PROGRESSO DELLA SCIENZA

Quello che le importa più di tutto è trasmettere l’importanza delle missioni spaziali per accelerare il progresso in decine di campi della scienza e della tecnica, a cominciare dalla medicina. Missioni costose, molto costose, ma che fanno fruttare in maniera esponenziali gli investimenti. Quante vite nel mondo sono state salvate grazie ai defibrillatori, ideati per gli astronauti? Quante ne salveranno le macchine portatili per l’ecografia, testate sull’Iss?



Probabilmente, anzi, di sicuro, schiva com’è, personalmente non vorrebbe nemmeno essere un esempio per gli altri, ma proprio per questo lo è diventata in maniera forse mai così forte rispetto ai sei astronauti italiani che l’hanno preceduta.

Che lei fosse speciale l’aveva del resto garantito Luca Parmitano, l’ultimo italiano prima di lei a salire fra le stelle, il primo italiano a effettuare una passeggiata spaziale, un asso dei cieli e un fantastico divulgatore: “Fenomeno io? Aspettate Samantha e vedrete, è mille volte meglio di me”.



DARE L'ESEMPIO

Così la Cristoforetti, sempre più spigliata nel raccontare esperimenti e vita di bordo sull’Iss, ma in particolare attraverso l’esempio (leading by example, si dice, no?), è diventata effettivamente un modello per tanti italiani, a cominciare dai più giovani. Sì, vabbeh, anche per il taglio dei capelli (il colbacco alla Cristoforetti) chiesto ai parrucchieri di tutt’Italia, perché tra un esperimento sull’attività cardiocircolatoria, uno sull’invecchiamento delle ossa e un altro per migliorare la resa dei combustibili o la vita di batteri utili all’agricoltura, ci può pure stare la scenetta - assai riuscita - del taglio dei capelli in orbita. E anche la pausa caffè Isspresso, in realtà un avanzato test sul comportamento dei fluidi.



Cristoforetti adesso è sinonimo di impegno, costanza, sacrificio, di scelte difficili per arrivare a traguardi riservati ai pochissimi che, ostacolo dopo ostacolo, sudando e studiando, raggiungono traguardi che permettono al mondo di progredire.



Con in più l'emozione, che magari non tutti condividono ma fa lo stesso, di portarci con ogni foto (quasi tremila), ogni tweet, ogni video lassù in orbita, come quando ha raccontato il suo primo faccia a faccia con la stazione spaziale inondata dal Sole nella pagina iniziale del suo diario in orbita: "Wow, wow, wow" perché è normale che la prima volta ti manchino le parole.



Chi poi l’ha criticata – compreso qualche guru della tv – per la sua esposizione (“Pure a Sanremo, ‘sta Cristoforetti”) ha sbagliato mira: intanto poteva cambiare canale e poi non sono mai gli astronauti che gestiscono le loro “apparizioni”. Sono invece gli astronauti, per mesi strizzati dentro un camper e alle prese con un’agenda scientifica massacrante, a togliersi spazio per il poco riposo e a rendersi disponibili per quanti più collegamenti possibili con scuole e università perché le richieste di “parlare con la stazione spaziale” non hanno mai fine, anche se non fanno notizia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 14:43
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