
Il riscaldamento globale non solo fa sì che aumentino i giorni di caldo potenzialmente letale, ma sta interessando anche fasce del pianeta sempre più vaste. La zona più a rischio, ovviamente, sono i Tropici, con particolare incidenza nell'Africa sub-sahariana e nel Sud-Est asiatico (per vari motivi, tra cui mancanza d'acqua e precipitazioni). Camilo Mora, dell'università delle Hawaii, ha diretto uno studio pubblicato su Nature, nella sezione dedicata al cambiamento climatico, mettendo in guardia il mondo per i prossimi anni.
Le uniche zone risparmiate, in questo senso, saranno quelle più temperate. Ma questo potrebbe portare a nuove guerre e spostamenti di massa delle popolazioni dalle aree tropicali a quelle più miti, con risvolti difficilmente immaginabili e controllabili. Per fare un esempio sugli effetti mortali delle ondate di calore, basti pensare che a Roma e a New York, in media, ogni estate ci sono non più di cinque o sei giorni di caldo letale, ma con la tendenza attuale entro il 2100 potrebbero salire fino a quasi tre mesi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Giugno 2017, 13:26
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