Se accetti "tutti i cookie", compresi quelli di profilazione, oltre a sostenere la nostra offerta gratuita, riceverai annunci pubblicitari in linea con i tuoi interessi.
Se invece accetti solo i cookie "strettamente necessari" riceverai pubblicità generalista di cui non sarà possibile limitare il numero e la ripetizione.
"La povertà accorcia la vita", la scoperta choc in uno studio
1
Poveri, ma non vecchi. La povertà, infatti, secondo uno studio pubblicato su Lancet, accorcerebbe la vita. Vivere in condizioni sociali ed economiche svantaggiate, per esempio avendo un basso profilo professionale, può privare una persona di 2,1 anni in media.
Secondo la ricerca condotta da Lifepath, un progetto finanziato dalla Commissione europea per individuare i meccanismi biologici alla base delle differenze sociali nella salute, un basso status socioeconomico può essere letale quanto fumare, avere il diabete o condurre una vita sedentaria, associati rispettivamente alla perdita di 4,8 anni di vita, 3,9 e 2,4. Si vive, in media, un anno di meno se si fa abuso di alcol.
"Ci siamo sorpresi quando abbiamo scoperto che vivere in condizioni sociali ed economiche povere può costare caro quanto altri potenti fattori di rischio come il fumo, l'obesità e l'ipertensione - commenta Silvia Stringhini, ricercatrice all'University Hospital di Losanna, in Svizzera, e coordinatrice dello studio -. Queste circostanze possono essere modificate con interventi politici e sociali mirati, per questo dovrebbero essere incluse fra i fattori di rischio su cui si concentrano le strategie globali di salute pubblica".
Lo studio condotto da Lifepath è il primo a confrontare l'aspettativa di vita fra persone appartenenti a diverse categorie socioeconomiche, correlando queste differenze con quelle dovute a sei noti fattori di rischio per la salute. I ricercatori hanno raccolto e analizzato dati da 48 coorti indipendenti di Gran Bretagna, Italia, Portogallo, Stati Uniti, Australia, Svizzera e Francia, per un totale di più di 1,7 milioni di partecipanti, seguiti per una media di tredici anni.
"E' noto che educazione, reddito e lavoro possono influire sulla salute, ma pochi studi avevano cercato di valutare quale fosse il peso effettivo di questi fattori. Per questo abbiamo deciso di confrontare l'impatto dello status socioeconomico sulla salute mettendolo a confronto con quello di sei fra i principali fattori di rischio", spiega Mika Kivimaki, professore all'University College London e co-autore dello studio.
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout