In 50 anni scomparsi il 30% dei ghiacciai in Italia: ecco la previsione che spaventa

In 50 anni scomparsi il 30% dei ghiacciai in Italia: ecco la previsione che spaventa
Il 30% dei ghiacciai perso in soli 50 anni. Questa è la situazione preoccupante solo in Italia. Quelli che restano rimpiccioliscono o si frantumano, come è accaduto al ghiacciaio dei Forni nel Parco dello Stelvio, ormai ridotto nelle dimensioni, o al Lys nel massiccio del Monte Rosa, in Valle d’Aosta, che è oggi diviso addirittura in quattro pezzi.

E non se la passano bene neanche il Lex Blanche, sempre in Valle d’Aosta, la Ventina in Lombardia, il Careser e il Mandrone-Adamello in Trentino, la Vedretta Alta e il Vallelunga in Alto Adige. Colpa dei cambiamenti climatici, i cui effetti si possono toccare con mano e misurare a vista sul Morterascht, ghiacciaio che si trova sul versante nord del Massiccio del Bernina.

Qui, ai confini con la Svizzera nei pressi di Saint Moritz, l'arretramento del ghiacciaio appare chiaro grazie a un sentiero percorribile lungo il quale sono posti dei cartelli che indicano anno e livello del ghiacciaio in quel periodo. Ogni cartello corrisponde a un decennio, così alla fine del percorso è possibile avere la percezione chiara della fusione del ghiacciaio dal 1845 ad oggi. E cioè che il ghiacciaio arretra di 200 metri ogni dieci anni.

Di questo passo, si va verso la sua scomparsa. L’unico periodo in cui l’arretramento si è ridotto è stato in un decennio particolarmente freddo: 1980-1990.

Il sentiero si può percorrere con le guide ambientali escursionistiche, e anche se "non si arriva sul ghiacciaio, percorrendolo si ha la visione completa di quella che è la realtà odierna. E’ in questo posto che si tocca con mano la realtà e si vede con chiarezza lo stato di salute attuale dei ghiacciai”, spiega Filippo Camerlenghi, vice presidente nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Marzo 2017, 17:10
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