"Credere in Dio modifica il nostro cervello":
ecco cosa succede nella nostra testa

"Credere in Dio modifica il nostro cervello": ecco il motivo
Essere credenti può modificare il cervello umano. E' quanto emerge da uno studio pubblicato dalla rivista 'Plos One' e riportato da 'The Independent', secondo il quale chi crede in Dio tenderebbe a reprimere un'area usata per il pensiero analitico e ad attivare quella responsabile dell'empatia. "Quando si tratta di questioni di fede - ha detto il professor Tony Jack, responsabile dello studio - dal punto di vista analitico sembra assurdo. Ma da quello che sappiamo sul cervello, credere in qualcosa di soprannaturale ci porta a mettere da parte il pensiero critico, per aiutarci a raggiungere una maggiore comprensione delle cose dal punto di vista sociale ed emotivo".

Analizzando otto esperimenti diversi, condotti su campione di 159-527 adulti, i ricercatori hanno riscontrato che le persone religiose sono più empatiche rispetto a quelle che non credono. Secondo gli studiosi, il cervello usa una rete 'analitica' di neuroni che permettono all'uomo di pensare in modo critico e una rete 'sociale' che gli fa provare empatia. "A causa della tensione tra le due reti - conclude Jack - è possibile approfondire il nostro lato sociale ed emozionale. Questa potrebbe essere la chiave per spiegare perché credere nel soprannaturale è qualcosa che accomuna la storia di culture diverse".
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Marzo 2016, 10:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA