Il vostro pane e marmellata cade per terra,
ci soffiate o lo buttate? La scienza dice che...

Il vostro pane e marmellata cade per terra, ci soffiate o lo buttate? La scienza dice che...
ROMA - Che fareste se il vostro succulento pane e marmellata, che avete appena preparato con tanto amore, si schianta al suolo, ovviamente dalla parte della confettura? È il dubbio amletico che assale tutti quando un gustoso bocconcino cade a terra. "Lo mangio lo stesso, ci soffio sopra o con rammarico lo butto"? È la scienza adesso a chiarire tutto.

Come riporta il sito lacucinaitaliana.it, negli ultimi anni si è diffusa la legge non scritta dei "5 secondi", in base alla quale se si raccoglie subito il cibo, i batteri non avrebbero il tempo di contaminarlo e quindi sarebbe ancora buono.

Ma gli scienziati non la pensano proprio così. Jillian Clarke, ricercatrice americana dell'Università dell'Illinois, avrebbe dimostrato che anche se per brevissimo tempo il cibo caduto su una superficie infestata dal batterio escherichia coli (che provoca crampi, vomito e diarrea) può essere contaminato. Inoltre Clarke avrebbe scoperto che la contaminazione è maggiore su una superficie liscia. E che al contrario i cibi secchi attraggono meno batteri.

I ricercatori dell’Aston University di Birmingham hanno aggiunto che la contaminazione può crescere di 10 volte se la permanenza sul pavimento passa da 3 a 30 secondi.

In un'intervista al quotiano La Stampa, Jorge Parada, direttore medico del Programma di prevenzione e controllo delle infezioni del Loyola University Health System dell’Illinois, ha affermato: “Un elemento caduto viene immediatamente contaminato e non può realmente essere disinfettato. La ‘regola dei cinque secondi’ dovrebbe essere sostituita con la regola ‘in caso di dubbio, lo butto’ ”.

Parada però non è così drastico. Secondo lo studioso bisogna prendere in considerazione anche fattori come l'età e il sistema immunitario di una persona: "Forse l’elemento caduto raccoglie solo fino a mille batteri; ma in genere l’inoculo o la quantità di batteri che è necessaria per la maggior parte delle persone per subire un’infezione è di 10mila batteri. In questo caso allora vi è una probabilità che nessun danno si verifichi. Ma cosa succede se si dispone di un sistema di difesa più debole o si prende in mano un batterio capace di infettare in dosi inferiori? Qui, si sta giocando a dadi con la propria salute o quella del proprio amato”.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Dicembre 2015, 19:04
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