Cervello, già dopo i 40 anni i primi danni
che aprono la strada all'Alzheimer

Cervello, già dopo i 40 anni i primi danni che aprono la strada all'Alzheimer
Già dopo i 40 anni risultano evidenti i primi danni che predispongono il cervello al declino cognitivo e all'Alzheimer. A dimostrarlo un ampio studio condotto dalla Davis School of Medicine dell'Università della California che, per la prima volta, ha individuato un irrigidimento delle arterie associato a sottili danni cerebrali già in adulti sani e ad un'età molto più giovane di quanto precedentemente ipotizzato. Lo studio, pubblicato on-line sulla rivista Stroke dell'American Heart Association, ha coinvolto circa 1.900 partecipanti, sottoposti a risonanza magnetica al cervello e a tonometria arteriosa. I test hanno misurato la pressione di sangue arterioso attraverso l'onda di polso carotideo-femorale (CFPWV).


Ne è emerso che un aumento della rigidità aortica è associato a micro lesioni alla materia bianca e grigia del cervello. L'irrigidimento delle arterie, così come l'aumento di depositi di calcio e collagene, provoca infatti infiammazione dei vasi e diminuisce il flusso di sangue agli organi vitali, tra cui il cervello, con conseguente atrofia. Lo studio dimostra però per la prima volta che questo processo, che si manifesta in modo evidente nella vecchiaia, «inizia già prima di quanto comunemente si pensi che patologie come l'aterosclerosi possano avere un impatto», ha detto Pauline Maillard, principale autrice dello studio. «I nostri risultati - aggiunge - sottolineano la necessità di prevenzione» e «di individuare, trattare e monitorare individui che presentano questo problema».
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Marzo 2016, 13:22
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