L'acqua del mare può diventare potabile: tutto merito del grafene

L'acqua del mare può diventare potabile: tutto merito del grafene
La scoperta, se tutto fosse confermato, potrebbe essere di portata storica. In un solo colpo, infatti, risolverebbe due gravissimi problemi che colpiscono il mondo: l'impossibilità, per milioni di persone nelle zone più povere del pianeta, di accedere all'acqua potabile, e l'innalzamento delle acque degli oceani in seguito allo scioglimento dei ghiacciai prodotto dal riscaldamento globale.



Il grafene è un minerale naturalmente presente in natura che all'università di Manchester è oggetto di studio da anni: per le ricerche, avvenute sei anni prima, nel 2010 i due fisici Andrej Geim e Konstantin Novoselov vinsero il Premio Nobel. Oggi Geim è membro di un team di ricercatori, diretti dal dottor Rahul Nair e in cui c'è anche l'italiana Paola Carbone, che hanno scoperto una nuova applicazione del grafene. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.
 

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Di AlexanderAlUS - Opera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento



Tra le proprietà che rendono il grafene molto utile c'è indubbiamente la struttura molecolare a celle esagonali, che rende il minerale duro come il diamante ma al tempo stesso flessibile come la plastica. Il grafene, con le sue incredibili proprietà, è in grado di filtrare e separare sia i gas, sia altri minerali più spessi. Il sale marino, però, è troppo fino per poter essere filtrato naturalmente dal grafene.

I ricercatori dell'università britannica, come riportano anche la BBC e Gonzoo, hanno allora modificato in laboratorio la struttura del grafene creando un derivato chimico per ossidazione, l'ossido di grafene. Le proprietà sono le stesse del minerale in natura, ma c'è una differenza decisiva: la membrana, a contatto con l'acqua, non si gonfia e riesce a filtrare anche i sali meno spessi.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Aprile 2017, 10:51
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