Vaccini, dal fronte del no una ricerca sulle
relazioni con l'autismo: "Risultati clamorosi"

Sono sempre di più le famiglie che scelgono di non vaccinare i propri figli nel timore che i presunti effetti collaterali possano essere molto più dannosi delle malattie stesse. Colpa di un'informazione poco controllata, soprattutto sul web.



Negli Stati Uniti è stata istituita una fondazione, la Safe Minds, che si propone di «debellare l'epidemia di autismo scatenata dai vaccini». Nonostante i pareri opposti di medici e ricercatori, diversi genitori del fronte 'anti-vaccini' si sono uniti a questa battaglia sostenendo che dietro la propaganda ci fossero meri interessi economici.



Proprio per avere dei dati scientifici che potessero supportare la tesi del fronte del no, la Safe Minds ha commissionato diverse ricerche accademiche. L'ultima in ordine di tempo, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Science (PNAS), è stata svolta su dei cuccioli di macaco, divisi in tre gruppi. Ai primi due sono stati somministrati i vaccini da tempo sotto accusa da parte di Safe Minds, ovvero quelli contenenti Thimerosal e quelli per morbilllo, pratotite e rosolia.



Analizzando gli effetti nel tempo sui piccoli macachi, i ricercatori hanno cercato di capire innanzitutto se qualcuno di loro mostrasse comportamenti simili all'autismo umano e in seguito hanno monitorato le loro caratteristiche cerebrali. La maggior parte delle persone affette da autismo presentano cellule dell'ippocampo più piccole del normale e un numero più basso di cellule nell'amigdala, ma nessuno dei macachi presentava queste caratteristiche. I ricercatori, quindi, hanno concluso che alla luce di quanto riscontrato non esiste alcuna relazione tra i vaccini e l'autismo.



Gli anti-vaccini, però, non ci stanno e ora mettono sotto accusa le metodologie dello studio, chiedendone una ripetizione. Una cosa è certa: presto avremo un nuovo capitolo di questa battaglia.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Ottobre 2015, 15:13
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