Tatuaggi, passione sempre più dilagante:
i rischi per la salute da non sottovalutare

Tatuaggi, passione sempre più dilagante: ​i rischi per la salute da non sottovalutare

di Antonio Caperna
ROMA - Le donne non resistono ai tatuaggi. Ormai hanno superato gli uomini tra coccinelle ai polsi, farfalle all'inguine, disegni tribali sulle caviglie fino ad arrivare a creazioni ampie, fantasiose e colorate su braccia e schiena.





Il 13,8% delle donne e l'11,7% degli uomini fanno parte dell'esercito di appassionati, che conta in Italia quasi 7 milioni di persone.

A scattare la fotografia sul fenomeno è l'Istituto superiore di sanità con IPR marketing su un campione di circa 8 mila persone, rappresentativo della popolazione italiana dai 12 anni in su. I numeri parlano chiaro: il primo tatuaggio viene fatto intorno a 25 anni; il boom si ha tra i 35 ai 44 anni (29,9%); circa 1,5 milioni hanno 25-34 anni, e il 7,7% è minorenne.



Gli uomini preferiscono tatuarsi braccia, spalla e gambe, mentre le donne soprattutto schiena, piedi e caviglie. Un tatuato su 4 risiede al Nord Italia, il 30,7% ha una laurea e il 63,1% lavora. Il 76,1% si è rivolto a un centro specializzato e il 9,1% a un centro estetico, ma il 13,4% lo ha fatto al di fuori delle strutture autorizzate e «ciò può costituire una fonte di rischio», avverte l'Iss. Tuttavia se per la maggior parte degli italiani si tratta di una forma di body-art, come emerge dai dati elaborati dall'Ondico dell'Iss, lo 0,5% ha fatto un tatuaggio con finalità mediche come la ricostruzione dopo un'asportazione del seno, il camouflage di cicatrici, la colorazione di zone colpite da vitiligine o alopecia, e il 3% per finalità estetiche (‘trucco permanente'). Inoltre il 3,3% dei tatuati dichiara di aver avuto complicanze o reazioni: dolore, granulomi, ispessimento della pelle, reazioni allergiche, infezioni e pus.



«Ma il dato appare sottostimato», precisa l'Iss. In tutti questi casi solo il 12,1% si è rivolto a un dermatologo o al medico di famiglia (9,2%); il 27,4% al proprio tatuatore, ma ben il 51,3% non ha consultato nessuno.



"NEANCHE L'HENNE GARANTISCE SICUREZZA" Patrizio Mulas

Pres. em. dermatologi ospedalieri.

Quali sono i rischi della pelle con i tatuaggi?

«Granulomi, cioè delle formazioni intorno al corpo estraneo che in questo caso è il colore del tatuaggio, fino a cicatrici vere e proprie, specialmente a livello della spalla e in certe zone della schiena».

Cosa bisogna fare?«Correre subito dal dermatologo e capire come intervenire. In alcuni casi bisogna arrivare anche alla chirurgia. Ecco perché il consiglio è di fare tatuaggi di piccole dimensioni così è più semplice intervenire».

I tatuaggi all’Hennè sono sicuri?

«Sì, se fosse solo Hennè senza altre sostanze aggiunte. In moltissimi casi vi sono altri componenti e si hanno così reazioni allergiche evidenti. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a centri specializzati».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Settembre 2015, 10:28
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