
In aggiunta al trial al quale ha partecipato Zoe, il nusinersen è stato valutato in un altro studio clinico su pazienti con Sma1 che è stato stoppato prima del previsto ad agosto perché, spiegano gli esperti, era ovvio che i bambini trattati stavano raggiungendo un numero significativamente maggiore di traguardi motori rispetto a quelli del gruppo di controllo. Il trial è stato dunque trasformato in un 'open-label study', il che significa che tutti i partecipanti possono ricevere il farmaco. Il trattamento sperimentale - spiegano gli scienziati - ha rallentato la progressione della malattia, migliorato la sopravvivenza e in alcuni casi ha dimostrato un notevole miglioramento della funzione muscolare. «Con nusinersen questi bambini non solo vivono più a lungo, ma stanno vivendo meglio», commenta Richard S. Finkel, autore principale dello studio su Lancet e responsabile di Neurologia al Nemours Children's Hospital di Orlando (Usa). «Non si può definire una cura, ma è più di quanto siamo mai stati capaci di offrire a queste famiglie finora», assicura.
L'approvazione della Fda per nusinersen è attesa entro i prossimi 2 mesi (il dossier è stato sottoposto anche all'agenzia europea Ema), e nel frattempo il medicinale è disponibile nell'ambito di un programma di accesso allargato in alcuni centri Usa, incluso il Lucile Packard Childern's Hospital Stanford. «Questo farmaco davvero cambia le cose per la Sma», sottolinea Day. Nusinersen è un oligonucleotide antisenso che funziona attaccandosi a una specifica porzione di materiale genetico. La Sma1 si sviluppa nei bambini che ereditano 2 copie difettose del gene Smn1, che codifica per una proteina chiamata 'Survival motor neuron' che mantiene i nervi che trasportano i segnali dal midollo spinale ai muscoli. Senza, i nervi degenerano e i muscoli si atrofizzano. La maggior parte delle persone hanno un secondo gene chiamato Smn2, identico al 99% a Smn1, che però produce una proteina molto poco funzionale. «È come una ruota di scorta ma piatta», osserva Day, e il farmaco nusinersen può 'gonfiarlà, portando a un aumento della produzione di proteina Smn funzionale. Una scoperta ancora più grande, aggiunge Day, è che farmaci con lo stesso meccanismo d'azione potrebbero aiutare a trattare altre malattie genetiche. Al momento sono in corso trial su altre malattie neurologiche, inclusa la distrofia muscolare, la Corea di Huntington e la Sla.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Dicembre 2016, 09:39
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