Endocrinologia, problemi di salute per la metà degli italiani. Un quarto degli adulti ha patologie tiroidee

Endocrinologia, problemi di salute per la metà degli italiani. Un quarto degli adulti ha patologie tiroidee

di Antonio Caperna
Almeno un cittadino italiano su due ha un problema endocrinologico. La patologia tiroidea, inclusi i noduli, interessa il 20-25% degli adulti, la sindrome dell'ovaio policistico quasi il 10% delle donne in età fertile, l'ipogonadismo maschile, l'infertilità e la disfunzione erettile il 10-15% degli uomini adulti fino a punte che superano il 50% nella terza età. L'obesità è presente in circa il 10-15% della popolazione e le dislipidemie nel 20-25%. 

Il diabete è sempre più diffuso e la sua prevalenza è di oltre il 6%. Sono alcuni dati che emergono dall'Endo-Libro 2017, il primo Libro Bianco dell'endocrinologia italiana, che riassume la mission programmatica dell'Endocrinologia 2.0: espansione in territori di saperi scientifici nuovi come la medicina di genere, la medicina della sessualità e la medicina del benessere. 

È un vero e proprio stato dell'arte della disciplina, realizzato con l'obiettivo di trainarla verso gli scenari futuri, presentato al congresso nazionale SIE di Roma. «Con il Libro Bianco la disciplina, oltre a riflettere su se stessa si focalizza sulla formazione delle nuove generazioni di endocrinologi, ma anche sulla assistenza, sui nuovi LEA e sui volumi minimi di attività, sulle linee guida e sui rapporti etici con i pazienti e tra gli operatori. Credo che con l'Endo-Libro 2017 la SIE e l'intera Endocrinologia si pongano come un modello di branca specialistica utile al Ministro della Salute per essere anche il Ministro del Benessere», sottolinea il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Nel corso del Congresso due Simposi sono stati dedicati alle patologie ipofisarie, per far il punto sullo stato dell'arte di alcune patologie. Rivoluzione in atto per malattie come l'acromegalia, la cui gestione è cambiata grazie ai nuovi farmaci innovativi, efficaci e ben tollerati. 

È considerata una malattia rara sebbene in Italia, con un'incidenza di 5-6 nuovi casi all'anno e una prevalenza di 60-70 casi per milione di abitanti, colpisca alcune migliaia di persone, riducendo aspettativa e qualità di vita. «Lo scenario delle opzioni terapeutiche si sta ampliando e nuove importanti opportunità si aprono per i pazienti affetti da acromegalia, grazie soprattutto all'enorme impulso dato dai nuovi farmaci, che hanno fornito la possibilità di offrire a questi pazienti decisivi momenti di cura - aggiunge Lenzi - attualmente per questa patologia abbiamo 2-3 linee di farmaci, applicabili in successione o nei casi in cui vi sia resistenza ad uno di essi. I farmaci di ultima generazione, in particolare, sono assai maneggevoli ed efficaci».

(leggocaperna@gmail.com)
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Giugno 2017, 10:40
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